Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

M(A)SNA’

I minori stranieri non accompagnati a Torino

Al Salone del libro nello spazio Città di Torino l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino Jacopo Rosatelli, la dirigente della Divisione Barbara Solari, la Responsabile del Servizio Centrale SAI Virginia Costa e le operatrici e operatori del progetto stesso ci parlano del complesso fenomeno dei minori stranieri non accompagnati.

Nel corso del 2022 il SAI ( Sistema di accoglienza ed integrazione) ha fatto fronte all’accoglienza straordinaria di 720 ragazzi, più del doppio rispetto ai nuovi ingressi del 2021 e con un numero triplo rispetto alla media annua degli anni precedenti.

Attraverso il progetto SAI , coordinato dal Ministero dell’interno , il Servizio minori e famiglie – Ufficio minori stranieri- della Città di Torino , in sinergia son stakeholder pubblici e Terzo settore , la Città di Torino accoglie i minori stranieri non accompagnati ( MSNA) e predispone per ognuno di loro un progetto di integrazione e avvio all’autonomia  attraverso la formazione, la ricerca di lavoro e della casa.

I numeri di questo fenomeno sono cresciuti in maniera esponenziale .E’ un problema complesso a cui la città cerca di dare delle risposte concrete.

Chi sono i MSNA? Sono bambini, ragazzi e ragazze, che differiscono fra loro per età, provenienza , storie di vita, percorsi migratori, ma accomunati dall’aver compiuto un percorso migratorio senza figure adulte di riferimento.

Ciò impone una presa in carico da parte della comunità ed in primo luogo delle istituzioni preposte .

Seppure in misura minore rispetto agli adulti il fenomeno migratorio dei minori è numericamente rilevante ed in crescita . Si tratta per lo più di ragazzi , maschi , tra i 14 ed i 17 anni, una percentuale decisamente minore di femmine e di bambini sotto i 14 anni.

Le loro provenienze sono varie : in primo luogo da Albania, Egitto e Gambia, ma anche dalla Nigeria , Senegal ,Guinea, Costa d’Avorio, Mali , Pakistan, e tante altre.

Una volta giunti in Italia i minori non accompagnati sono accolti in strutture comunitarie sino al compimento della maggiore età. Con il decreto legge 113/2018 sono stati confermati percorsi di accoglienza dedicati ai minori non accompagnati , che entrano nel Sistema di protezione internazionale ( SIPROIMI).

Durante il periodo accoglienza vengono poste le basi del percorso di crescita e di integrazione che porta il minore all’autonomia; il percorso si sviluppa su vari livelli, sul piano legale, dell’assistenza sanitaria e psicologica , dell’inclusione nel tessuto sociale e sul piano economico.

Come si può immaginare entrano in gioco diverse figure sia istituzionali che del mondo del volontariato : il tribunale , il tutore, i servizi sociali  , i mediatori interculturali, insegnanti, psicologi.

Fortissimo è il sostegno delle Associazioni di volontariato nell’accoglienza dei minori non accompagnati che gestiscono realtà organizzate a questo specifico scopo ,ma il crescere di questo fenomeno crea delle criticità e la necessità di un maggiore supporto.

Uno dei percorsi privilegiati da parte della Città di Torino è l’accoglienza da parte del singolo o di un nucleo famigliare. L’affidamento famigliare è considerato lo strumento più adatto per rispondere alle esigenze del minore straniero non accompagnato , ovvero al bisogno di cura , di ascolto , di apprendimento della lingua italiana e di inserimento in un percorso di formazione e nel mondo del lavoro.

L’auspicio è che ci possa essere una sempre maggiore disponibilità dei singoli e delle famiglie all’accoglienza .

 

Maria Cristina Bozzo

cristinab@vicini.to.it

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