Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Ciao Giuliano

Ciao Giuliano,

la notizia che ci hai lasciato è stata una valanga.

Come una valanga ci ha travolti lasciandoci storditi.

Sei stato un maestro del cinema italiano, ma non una star: un vero professionista aperto a tutto e a tutti.

Quando ci siamo conosciuti negli anni ‘80 venivo ramingo da te come produttore per un concorso audiovisivo della Comunità Europea e mi hai accolto senza referenze anzi mi dicesti “tu non sei del giro, vero?” ed io “si vede così tanto?” “subito!” mi rispondesti nella tua casa romana.

Tua moglie Vera mi fece poi arrossire perché mi disse (ad un palmo dal viso) “ ma che begli occhi ha questo ragazzo”.

Mi ricordo che Ennio Morricone, che contattai prima di te per le musiche, mi disse che avrebbe accettato, ma che sarebbe dipeso dal regista.

Quando seppe che eri tu mi chiese di non riferirti che aveva tentennato, ma ora posso farlo.

Mi facesti riscrivere il soggetto che ti portai in circa 50 minuti, poi però il concorso europeo cinematografico al quale partecipammo non ci incoronò vincitori, ma pazienza.

Era iniziata un’amicizia che è durata fino ad oggi e della quale ti sono grato per l’affetto e i consigli su ogni sceneggiatura che ho scritto.

Torino è stata per te una città alla quale hai voluto bene e te ne siamo grati.

E’ stato un onore parlare con te tutte le volte che ne abbiamo avuto l’occasione e con affetto ti abbraccio ed insieme a te abbraccio Vera e la tua famiglia.

franco

direttore@vicini.to.it

 

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