Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Augusto Daolio

uno sguardo libero

Non è consueto vedere una mostra come quella, molto bella, che lo Spazio Musa dedica ad Augusto Daolio, leader storico e frontman del gruppo musicale “I Nomadi”.

Definirlo cantautore, parola in voga negli anni dei suoi maggiori successi, sarebbe veramente riduttivo, soprattutto di fronte alla quantità e qualità delle sue produzioni artistiche, ben documentate presso gli spazi molto suggestivi della galleria che sembra essere un luogo deputato ad ospitare eventi di grande impatto evocativo grazie all’intelligente scelta di recupero architettonico messa in atto.

Daolio era musicista, autore di testi che affrontarono con attenzione e urgenza le ansie e le rabbie del presente, pittore autodidatta che fece del disegno e della pittura, sua intima e onirica necessità, una compagna di viaggio che non lo abbandonerà fino alla fine.

Il suo sguardo è curioso di alberi, animali, passi umani che  poggiano su sentieri al limite del percepibile.

La mostra, composta da una sessantina di dipinti, una quarantina di manoscritti originali con abbozzi di canzoni e poesie, numerosi schizzi e pagine dai diari, fotografie, è suddivisa in otto “stazioni” tematiche. Materiali che di  Daolio raccontano la storia, il suo approccio verso la natura, il viaggio, il sogno, l’impegno sociale, la società, l’amicizia, l’ironia.

Il tutto esplorato attraverso  una ricchissima documentazione (tra cui molti inediti),  messa a disposizione dalla compagna.

Di sottofondo musiche entrate nella nostra storia: le tante canzoni scritte e cantate insieme ai Nomadi, portatrici di messaggi pacifisti, di rifiuto di ogni forma di guerra, discriminazione e nazionalismo; storia anche di sodalizio con Francesco Guccini di cui i Nomadi hanno inciso innumerevoli brani e che nei concerti furono sempre proposti ed interpretati magistralmente da Augusto. Infatti non mancavano mai nei concerti canzoni quali Canzone per un’amica, Dio è morto, (canzoni osteggiate dalla censura dei tempi; Canzone per un’amica censurata addirittura dalla società autostrade (!))

La mostra è accompagnata da un programma di eventi, incontri e concerti dedicati ad Augusto e alla storia dei Nomadi.

  • Orari di mostra:
    da martedì a venerdì        15.00 – 21.00

sabato e domenica            16.00 – 21.00

lunedì chiuso

Spazio Musa, via della Consolata 11/E

 

Giulia Torri

giuliat@yahoo.it

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


*