L’associazione “dal Segno alla Scrittura”, in occasione della celebrazione del ventennale di attività, presenta la mostra Venti di calligrafia a PALAZZO BAROLO dall’11 ottobre al 9 novembre 2014.
Orario Ma-Ve 10-12/15-17,30 Sab 15/17,30 Dom 15/18,30 Lun chiuso (ingresso fino ad un’ora prima della chiusura)
L’inaugurazione , ad inviti, sarà Sabato 11 ottobre alle ore 16,00 e e accanto alle opere di maestri calligrafi di fama internazionale che hanno svolto attività e workshop presso l’Associazione, verranno esposti i lavori realizzati dai soci in occasione della loro partecipazione ai corsi.
Gli Artisti:
Bernard Arin, Luca Barcellona, Alessandra Barocco, Laura Beltramino, Simona Calabrese, Daniela Capasso, Lucia Caprioglio, Ernesto Casciato, Enrica Cavalletti, Patrizia Cianci, Anna Clari, Giovanni De Facio, Serena De Gasperi, Piero De Macchi, Graziano De Rossi, Eugenia Di Meo, Cristiana Erbetta, Frank Fath, Giovanna Frova, Carla Giacone, Bruno Gigarel, Liliana La Vecchia, Denise Lach, Jean Larcher, Patrizia Leonardi, Laura Milano, Claire Mosnier, Birgit Nass, Brody Neuenschwander, Anna Ostanello, Maria Pardo, Enrica Parigi, Elena Pellicoro, Massimo Polello, Adriana Polimeni, Laurent Rebe’na, Bruno Riboulot, Annikki, Rigendinger, Edda Roagna, Mimma Ruggieri, Lucia Rutigliano, Mauro Sacco ed Elisa Vallarino, Paola Savio, Delia Senes, Anna Chiara Tafuro, Linda Tudor, Jovica Voljovic
Calligrafia questa sconosciuta? Non proprio. Leggete questo intervento di Irene Cabiati e la mostra sarà ancora più “gustosa”
“Aste, tratteggi, cerchiolini: pagine e pagine compilate fino alla noia sui quaderni di prima elementare. Raggiunto il controllo della matita, ecco il momento solenne: il bidello aveva già riempito i calamai di ogni banco e le piccole dita potevano finalmente stringere la penna armata di pennino, affilato e lucente. Così si apriva ufficialmente l’esperienza scolastica della scrittura e la dura sfida tra l’inchiostro e la carta assorbente.
L’arrivo dell’Auretta, l’economica e variopinta stilografica con cartuccia di inchiostro creata nel 1965 dall’Aurora di Settimo Torinese, segnò l’emancipazione dall’era medievale alla modernità. E il completo rilassamento dopo lo stress delle macchie su dita e grembulini o i disonorevoli sbaffi sulle candide pagine.
Sto ricordando l’epoca in cui era normale ricevere una valutazione anche per la “bella calligrafia” e la scuola funzionava con altre regole. Nostalgia? Nemmeno un pizzico: più efficace la penna biro, più divertente il pennarello con tutti i suoi colori per non parlare delle infinite potenzialità del computer dei tablet e delle lavagne elettroniche.
L’inevitabile rivoluzione con tutti i suoi vantaggi è stata accolta come tutte le invenzioni che ci facilitano la vita, ma non da tutti. Ci sono anche stati “eroi della resistenza”: ricordo con tenerezza un vecchio collega della Stampa che rifiutò di imparare a usare la macchina da scrivere per le sue recensioni cinematografiche: perseverò fino alla fine a consegnare i fogli diligentemente compilati a mano con un segno preciso, la regolare l’inclinazione delle lettere, le maiuscole disegnate con eleganti svolazzi. In questi anni il quotidiano si stampava al ritmo delle linotype le macchine di composizione che producevano caratteri fusi in piombo, prima dell’avvento delle nuove tecnologie, dei video terminali e delle stampanti.
Per fortuna i pixel non hanno arrugginito il pennino, semmai lo stanno valorizzando perché, nel frattempo, la calligrafia, la bella scrittura, è diventata un’arte raffinata che impara dal passato e si proietta in avanti all’infinito con la creatività, l’intelligenza e la tecnica di chi la pratica.
E’ un’avventura democratica in cui nessuno è escluso. Tutti possono partecipare, provare, esercitare. Lo conferma l’attività ventennale dell’Associazione culturale “Dal segno alla scrittura” che svolge con fierezza la sua opera di accompagnamento in un universo infinito, sconosciuto ai più. Un viaggio che parte dall’archeologia con lo studio di lapidi e manoscritti, esplora il valore di altre culture, altre tecniche, altri saperi dalle sponde del Mediterraneo all’estremo Oriente e oltre. Perché i segni affiancano e raccontano lo sviluppo di ogni società.
Questa attività creativa, come tutte le arti, è un banco di sperimentazione in cui ciascuno, ricevuti gli insegnamenti di base, può esplorare l’uso di materiali diversi (plastica, legno, metalli, ceramica), dialogare con altre tecniche (pittura, scultura, incisione, fotografia, digitale) e divertirsi ad analizzare i segni, deformarli, reinventarli e vestirli con la propria poetica fino a creare superbi capolavori. Non è da tutti arrivare a risultati sublimi. Ciascuno ha il proprio traguardo espressivo. Il sentiero per raggiungerlo è l’esperienza più interessante, a cominciare dall’intima sensazione di pacatezza che accompagna il fluire del movimento mentre l’emozione creativa che nasce dal cuore passa attraverso il pennino e diventa un segno. E non ci si stanca mai.”
L’ASSOCIAZIONE DAL SEGNO ALLA SCRITTURA
L’Associazione culturale “dal Segno alla Scrittura” è un’associazione senza fini di lucro. Vi collaborano, in modo volontaristico, professionisti, grafici, insegnanti, illustratori e appassionati.
È totalmente autofinanziata e si propone come principale obbiettivo, attraverso corsi, attività informative, visite guidate presso Biblioteche, Archivi Storici e Musei, di diffondere la conoscenza lo studio e la pratica della calligrafia recuperando gli stili storici della scrittura. I corsi sono articolati per tutti i livelli, dal principiante al professionista, e l’Associazione è l’unica realtà di questo tipo operante in Piemonte.
CONTATTI:
e-mail: info@segnoscrittura.com
web: www.segnoscrittura.com
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