Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Chiude il Festival Internazionale dell’Economia

Tito Boeri chiude su "chi possiede la conoscenza"

Tito Boeri, a cui spetta il compito di chiudere il Festival dell’Economia il 2 Giugno scorso alle OGR, comincia con un ringraziamento a Torino per le bellissime location concesse. Davvero un carosello di luoghi prestigiosi e pieni di fascino.

Nonostante il titolo “chi possiede la conoscenza”, dice Boeri, ci siamo trovati spesso a parlare di IA. E gli interventi si sono divisi divisi quasi a metà tra ottimisti e pessimisti.

Sono emerse la speranza che ci aiuti a crescere a ritmi veloci. Che porti più ricchezza e maggiore distribuzione di risorse. Una migliore qualità della vita. Sembrerebbe che l’IA possa ridurre differenze sul lavoro, dando supporto a quelli meno dotati; alleggerire alcune mansioni. Risolvere problemi complessi.

Ma molte questioni sono ancora aperte. Quello di Boeri è un lungo elenco: come orientare la ricerca sull’ IA, la regolamentazione.  Il tema del doppio uso delle tecnologie (la privacy ed evitare che sia monopolizzata da militari e regimi). La compatitbilità di transizioni, digitali e verdi.

Quali sono le implicazioni? Rispondono e commentano tre esperti internazionali

Max Welling è professore e titolare della cattedra di ricerca in apprendimento automatico presso l’Università di Amsterdam. Welling vede una perdita di posti di lavoro, anche nel mondo della formazione. Cambieranno le competenze. Avvocati e notai le cui conoscenze stanno nei data base saranno avvantaggiati. Al contrario delle scienze e della letteratura che subiranno una concorrenza.

Serviranno percorsi scolastici personalizzati. L’IA dovrà essere insegnata fin da bambini. Occorrerà una formazione apposita per difendersi dai falsi. l lavoratori dovranno anche essere pensatori.

Un punto importante è l’Energia. Si consumerà più energia. La rivoluzione tecnologica può andare al passo con la transizione? Chi inquina dovrà pagare per la Co2 che viene emessa in atmosfera. anche come costo futuro accumulato.

Danielle Li, professoressa associata presso la MIT Sloan School of Management e ricercatrice presso il National Bureau of Economic Research, si occupa di infrastruttura dei dati. Eccoci di nuovo di fronte al tema dei Big Data.

L ‘Infrastruttura dei dati è anche l’infrastruttura del sapere.

Prendiamo in esame tre diverse Imprese; la prima si occupa di criminalità, allo scopo di destinare le forze di polizia alle aree più critiche; la seconda di ricerca di personale fortemente specializzato; la terza di trading finanziario.

Cosa hanno in comune? Tutte usano modelli predittivi per valorizzare il loro obiettivo, che si tratti di modalità di organizzare, talenti da assumere, valore futuro dei titoli azionari da prevedere. E tutte hanno dati diversi e frammentari. Usano gli stessi algoritmi, ma in modo indiscriminato.  I manager pretendono che in azienda si usi  l’IA e si aspettano i risultati. Ma non si può pensare che i dati relativi al talento di un lavoratore possano essere utilizzati da altre aziende, usando gli stessi algoritmi

Insomma, attenzione a quali dati possiamo usare. “Dobbiamo strutturare meglio il cibo che gli diamo”.

Dati disponibili ce ne sono: Google Analytics, i dati delle vendite di Amazon. Nella Sanità ormai è prassi la cartella clinica elettronica. Abbiamo ChatGPt 4 e il Deep Learning che fanno cose straordinarie, (scrivono pure poesie!).

Bisogna alimentarli con dei dati coerenti con lo scopo.

David Card ha ricevuto il premio Nobel per l’Economia nel 2021. È professore di Economia presso l’Università della California, Berkeley. Le sue ricerche riguardano l’immigrazione, i salari, l’istruzione e le differenze legate al genere e all’etnia nel mercato del lavoro.

Quali sono le capacità dell’IA rispetto a questi temi? Card punta sulla capacità di miglioramento delle competenze. Colmare lacune proprie delle persone.

Altro ambito in cui IA contribuisce è la Bioinformatica. Programmi utilizzati per definire la qualità di un ristorante possono individuare la differenza tra una cane ed un altro in base al DNA, ed orientare la scelta di chi volesse adottarlo.

Ma l’utilizzo più promettente sembra quello della medicina: analisi dei testi, supporto diagnostico, risposte a quesiti medici, elaborazione di immagini. Particolarmente utile in malattie rare che presentano sintomi simili ad altre conosciute.

 

Boeri chiude su questi stimoli significativi provenienti da studiosi autorevoli.

L’appuntamento è per il prossimo anno, ancora dal 30 maggio.

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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