Sabato 9 luglio dalle ore 18.00 ci sarà l’inaugurazione di una nuova libreria a Torino in Via San Francesco da Paola 41, e sarà tutta dedicata alla fantascienza ed al fantastico. Abbiamo incontrato Marco Dantini, ideatore e proprietario, per farci raccontare la storia di questa nuova libreria denominata “Vecchi e Nuovi Mondi”.
Una nuova libreria a Torino e dedicata alla fantascienza ed al fantastico in un momento nel quale aprire una libreria è “da capitani coraggiosi”
Questo è un periodo difficile per quanto riguarda il mercato del lavoro in Italia, soprattutto se non si proviene da studi tecnici specifici (arrivo da giurisprudenza ma non mi sono mai legato all’ambiente forense).Torino è una città viva, anche con riferimento agli appassionati di fantascienza, fantasy et similia, come dimostrano la recente apertura del MuFant e le numerose altre varie iniziative che la città ospita (da Torino Comics a ToHorror), quindi sono sicuro di poter incontrare tanti appassionati come me. Inoltre ritengo che chi ama davvero leggere preferisca poter sfogliare un libro, sentirlo tra le mani e poi riporlo con cura nella libreria di casa, quindi l’avvento degli ebooks mi preoccupa poco (sono il primo a leggere le ultime news sul tablet, ma non mi sognerei mai di leggerci un romanzo!)
Da lì, forse affidandomi ad un pizzico di fortuna, nasce l’idea.
Quando è nata l’idea?
Ho la fortuna di gestire da oltre un anno e mezzo una community su internet che ruota intorno ad un simulatore spaziale (Elite: Dangerous)… Col tempo ho capito che erano in molti ad essere affamati di fantascienza, stufi dei soliti romanzi che raccontano le disavventure di gente qualunque. C’è bisogno di far lavorare la fantasia, specialmente in un periodo come questo in cui tutto è grigio e piatto. A dicembre del 2015, forse spinto anche da alcune faccende personali, mi sono deciso: rimbocchiamoci le maniche, leviamo l’ancora e salpiamo!
E’ stato un percorso lungo?
Devo essere sincero: da gennaio ho lavorato di buona lena e tutto ha preso forma, ma ci sono ancora tante cose da fare, da sistemare, prima di poter dire di aver concluso realmente i lavori (ci sarà sempre qualcosa da fare…non credo che un percorso come questo abbia davvero una “fine”), ma devo ringraziare amici e parenti che non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto, spingendomi così ad imparare cose nuove per potermi lanciare in questa avventura.
La libreria è la tua attività principale?
Ebbene sì, la libreria sarà la mia attività principale; potrei dire quasi una “seconda casa”, non solo mia ma – spero, col tempo – di tutti gli appassionati del genere.
Ci saranno solo libri o anche multimedia ed eventi?
Lo scopo principale della libreria sarà quello di dare spazio ad autori e case editrici magari poco conosciuti ma molto capaci. Tratterò principalmente libri e graphic novels, ma una sezione dedicata ai grandi classici del cinema sci-fi sarà assolutamente presente (ci sono troppi gioiellini che non hanno ricevuto la dovuta attenzione e, quasi mi sentissi in debito per le emozioni che mi hanno regalato, vorrei riproporli). Inoltre da settembre inizieranno incontri con gli autori, esposizioni di quadri e fotografie riguardanti il genere…Insomma, giusto il tempo di carburare, poi libero sfogo alla fantasia, appunto.
Sabato dalle 18 ci sarà l’inaugurazione: ci puoi anticipare chi hai invitato e chi ti ha già detto che ci sarà?
Ho ovviamente invitato amici e parenti, ai quali devo molto, nonchè tutti gli amici della community di cui ti parlavo poco sopra. Ahimè le distanze non consentono a tutti di partecipare, ma mi pare di capire che, nonostante la notizia sia recentissima, saremo in molti, tra cui alcuni membri dello staff del MuFant.
Concludiamo con una domanda impossibile: il libro dei libri di fantascienza che porteresti con te se dovessi lasciare tutti (ma tutti) gli altri e naturalmente perché quel libro?
Domanda “quasi impossibile”: posso dirti due titoli e non uno solo?
Certamente!
Il primo è Dalla Terra alla Luna di Verne. Un visionario che ha anticipato le visioni degli scienziati ed esploratori del secolo successivo a quello in cui ha vissuto. Inoltre l’esplorazione dello spazio è una cosa che mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo e la razza umana intera si muoverà in quella direzione. Ogni tanto mi spiace di esser nato troppo presto. Il secondo è Terra, di Stefano Benni. Sono cresciuto con lui e Terra rimane uno dei miei ricordi più belli. Se proprio dovessi sceglierne uno da leggere e rileggere all’infinito sceglierei Terra.
info: https://www.facebook.com/events/1788319791412021/
franco
direttore@vicini.to.it
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