Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

VR Free (We are free) oltre le sbarre.

“L’Associazione Museo Nazionale del Cinema – ha dichiarato Vittorio Sclaverani, Presidente dell’AMNC vince un premio importante in un festival latinoamericano giovane e con un grande afflusso di pubblico a Bogotà e arriva al Sundance: è un traguardo importantissimo che restituisce valore anche al nostro lavoro quotidiano sul territorio, a partire dai molteplici progetti culturali d’inclusione sociale.”

Il corto VR Free (We are free), per la regia di Milad Tangshir, prodotto da Valentina Noya e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte grazie al bando Under35 Digital Video Contest, si è aggiudicato a Bogotà, in uno dei festival internazionali più importanti,  il corrispettivo dell’ Oscar, nell’ambito della sezione Realidad Virtual.

Inoltre VR Free sarà in concorso a Park City nello Utah,  al Sundance Film Festival, la rassegna del cinema indipendente creata da Robert Redford.

Il documentario in VR del regista iraniano era già sbarcato in anteprima mondiale alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia come unico film italiano nell’ambito di Venice Virtual Reality: si tratta di un’esplorazione immersiva nei luoghi della detenzione. Grazie alla nuova tecnologia della realtà virtuale (VR) alcuni detenuti della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, muniti di visori  e cuffie, hanno  potuto “partecipare” ad alcune situazioni pubbliche, come una partita di serie A allo stadio, una festa in discoteca il sabato sera, un’immersione sottomarina, l’incontro con la propria famiglia in un parco pubblico.

“Credo sia sempre più necessario spingere oltre i limiti le nuove tecnologie al servizio dell’uomo per una elevata comprensione di noi stessi. VR Free è il tentativo di portare l’universo poco conosciuto del carcere sotto gli occhi del pubblico, ma anche un invito a partecipare in forma più consapevole all’urgente discussione in merito a questo tema misconosciuto”, ha dichiarato il regista Milad Tangshir. Iraniano, classe ’83, si è laureato in ingegneria nel suo Paese nel 2005;  trasferitosi successivamente in Italia, nel 2011 si è laureato in cinema al DAMS di Torino.

I limiti imposti dall’esperienza della reclusione – ha aggiunto Valentina Noya produttrice del film con l’AMNC non hanno solo conseguenze psicologiche ed emotive, ma anche fisiche. Basti pensare che, per il fatto di non poter osservare orizzonti o punti lontani, la vista dei detenuti è spesso soggetta a rapidi peggioramenti.”

VR Free si inserisce idealmente nel contesto delle iniziative che l’AMNC cura da anni intorno alle questioni carcerarie: su tutti LiberAzioni – festival delle arti dentro e fuori, un complesso di attività, anche laboratoriali, volte a creare un dialogo culturale tra interno ed esterno del carcere.

Anna Scotton

annas@vicini.to.it

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