
Superottimisti ha organizzato un evento natalizio in partnership con il Museo Nazionale del Cinema e con la partecipazione di archivi di film di famiglia da tutto il mondo.
Il 23 dicembre 2021 a Venaria Reale – Piazza Don Alberione (Infopoint), alle ore 17.30, avrà luogo una proiezione delle immagini più iconiche delle feste di Natale riprese dai cineamatori, tratte da 20 archivi di film di famiglia provenienti da tutto il mondo.
La proiezione sarà accompagnata da una sonorizzazione dal vivo a cura del quartetto d’archi Archidee, che renderà ancora più partecipata la visione degli Home movies, che continueranno ad incantare la strada pedonale che conduce alla Reggia di Venaria dal 24 al 30 Dicembre, dalle 17.30 alle 22.30: la videoinstallazione, rimarrà attiva per coinvolgere tutta la comunità ricreando atmosfere tipiche dell’Avvento.
E’ inoltre in programma una diretta online (live facebook sulle pagine di Superottimisti e del Museo Nazionale del Cinema) la sera di Natale alle ore 18.00, con un montaggio che unisce le immagini degli archivi a riprese dal vivo del concerto-proiezione, per offrire al pubblico di tutto il mondo uno spettacolo multimediale partecipato ed emozionante nella notte più magica dell’anno.
L’evento si inserisce all’interno del calendario internazionale dell’Home Movie Day dedicato al cinema di famiglia organizzato dal Center for Home Movies americano e come parte della programmazione di Immaginaria, le iniziative per il Natale 2021 organizzate a Venaria Reale nella settimana 20-26 Dicembre.
Giulio Pedretti è video maker, fondatore e anima di Superottimisti e uno degli organizzatori dell’iniziativa. A partire da Home Movie Christmas Day, abbiamo dialogato con lui sulla necessità da sempre presente nell’uomo della conservazione della memoria personale e familiare, e sull’evoluzione più recente di questo bisogno.
Perché recuperare le immagini del Natale? Quali ricordi evocano?
Il Natale è stato scelto per coinvolgere una rete di archivi di famiglia a livello internazionale: quindi saranno presenti 20 archivi italiani (Bergamo, Venezia, Cagliari, Palermo…) oltre ad alcuni europei e a una decina di americani. Il Natale in famiglia è sentito ovunque e lo scopo dell’iniziativa era far capire che c’è un sentimento, un tratto comune che riunisce tutte le famiglie del mondo intorno a un albero o a un presepe.
Come è stata organizzata la raccolta dei video?
Superottimisti, come archivio regionale dei film di famiglia del Piemonte, lavora da sempre in rete con archivi di film di famiglia italiani e stranieri: per questo evento del Natale, organizzato con il Museo del Cinema, abbiamo chiesto a tutti loro di mandarci la loro selezione natalizia
Inaugurerete il nuovo archivio online www.superottimisti.it.
Da Natale ci regaleremo un sito internet nostro, che nasce da una campagna di crowfounding di un paio di anni fa. E’ in corso una lunga lavorazione perché vuole essere non un sito vetrina, ma accogliere e rendere accessibili tutti i contenuti dell’archivio: questo sarà lo step successivo.
Le produzioni cinematografiche e televisive utilizzano i vostri materiali?
Veniamo contattati sempre più frequentemente da produzioni sia di film che documentari, solo per quest’anno abbiamo realizzato una decina di collaborazioni, di tipo diverso: dal film uscito anche in sala Boys (2021) di Davide Ferrario, che ha alcune delle nostre immagini, a progetti più sperimentali.
Si dovrà anche conservare la memoria del presente per il futuro?
Questo è un tema cruciale. Superottimisti raccoglie filmati in formato ridotto 8mm, super8, 9,5mm e 16mm dagli anni ’30 agli anni ’80. Dopo di che c’è stato l’avvento del magnetico e, infine, del digitale, con cui i contenuti sono aumentati in maniera esponenziale e, soprattutto, è cambiato l’approccio. Un papà che riprendeva un figlio nel passato sapeva che quelle immagini sarebbero state mostrate solo in famiglia, si trattava di filmati rari, semplici e brevi. Oggi se un contenuto privato finisce su Facebook o su Youtube lo può vedere tutto il mondo. Questo ha cambiato completamente il modo di autorappresentarsi e lo si vede soprattutto sui ragazzi: i loro selfie hanno la finalità di renderli belli, sexi, alla moda..
Come affrontare questi aspetti?
Non è facile. Da una parte sarà difficile salvare tutto, perché e’ una quantità sterminata. E’ poi perché cambiato il paradigma del cinema di famiglia. C’è un esempio emblematico: un video con protagonisti due bambini, caricato su Youtube perché lo vedesse il nonno, ha avuto milioni di visualizzazioni e quella famiglia ormai lavora solo per realizzare filmati di questo tipo. Sono diventati un’azienda. Ma quelli sono ricordi che un archivista dovrebbe conservare?
Niente a che fare con l’ingenuità del film di famiglia.
Esatto, ingenuità che era anche la sua forza. Ora le persone si mettono in posa, realizzando delle specie di cortometraggi, in realtà non rivolti a un pubblico familiare. Come i Ferragnez, che fanno una narrazione apparentemente casalinga ma pensata con fini di marketing, per milioni di seguaci a cui vendere dei prodotti e l’immagine di sè. Però sono anch’essi una realtà figlia di questo tempo.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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