Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Un pezzo di Borgo Aurora

Chiude una trattoria "storica" del borgo

immagine modificata Dall-e

Leggo su Torino Oggi “Aurora dice addio a un pezzo della propria identità: dopo quasi 70 anni ha chiuso la Trattoria Bologna”, (26 gennaio), e sento il bisogno di complimentarmi con l’autore, Marco Berton che ha saputo cogliere il significato sociale, anzi, sociale ed economico di un fatto che appare qualcosa di appartenente al quotidiano. Aurora è il quartiere del quale leggevamo di scontri tra spacciatori, e che sta faticosamente cercando di affrancarsi dal vecchio stereotipo del “ghetto” come avevamo raccontato su questo giornale.*

Conosco la trattoria Bologna per ragioni familiari, ho ascoltato più volte il racconto di Giovanni che tutte le mattine si alzava sul presto per andare a Porta Palazzo per fare la spesa (non c’è dubbio che è il cuoco che deve fare la spesa). In mezzo a etnie e linguaggi provenienti da ovunque, i suoi fornitori erano di fatto colleghi di lavoro (“Antonio, cosa hai per me oggi?”) che non si sognerebbero di rifilargli un bidone. Conosco la fatica di lavorare a pranzo e cena, sei giorni su 7, un’oretta di riposo nel primo pomeriggio poi di nuovo tra i fornelli per tutta la sera.  Paola ai tavoli, alla cassa e fino a mezzanotte a fare pulizie.

Una crisi durante il periodo della pandemia, l’affitto (alto, per la zona) lo pagavi anche se non lavoravi; poi la trattoria, che più tradizionale di così non si può, si era risollevata. Prezzi popolari, sostenuti dal gran lavoro familiare, piatti di carne e il pesce il venerdì. Lì devi saper cucinare; Giovanni se lo prendi da parte ti svela i segreti del cacio e pepe che hai tentato mille volte senza riuscirci, o la ricetta del cacciucco alla livornese.

E devi avere anche spirito di sacrificio, cosa che deve essere risorsa scarsa di questi tempi, visto che non si è trovato nessuno che volesse subentrare, nonostante l’avviamento e la vicinanza della Nuvola Lavazza che testimonia della volontà di rinnovamento di chi vive quell’area.

Ora ci sarà uno dei “negozi d’angolo” in meno. Paola e Giovanni sono sfiniti ma in salute, loro sì, ma un pezzo del “Borgo Aurora” è scomparso.

*https://www.vicini.to.it/2023/05/intervista-a-luca-deri-presidente-della-circoscrizione-7

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

 

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