Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Intervista a Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7

Il presidente della Circoscrizione 7, dottor Luca Deri, è stato riconfermato nella sua carica e la ricopre dal 2016.

E’ però attivo sul territorio dal lontano anno 2000.

Accoglie il giornale Vicini.to.it nel suo ufficio della Circoscrizione, in Corso Vercelli 15.

Alla richiesta di cominciare l’intervista elencando le cose positive che crede di aver raggiunto durante il suo incarico, il presidente Deri mette al primo posto l’attenzione maggiore che ora viene dedicata alla zona nord dalla politica cittadina.

Perché in effetti, asserisce, ci sono due città in una. Per ragioni storiche e sociali che si perdono nel 600, dove il fiume Dora era considerato il fiume operaio e operoso, a differenza del Po che era il fiume dei re. Il castello del Valentino e dintorni erano considerati la parte aulica, questa, invece, la parte operaia.

Ora invece è stata posta attenzione a questa parte di territorio. Non è ancora un lavoro completamente terminato ma si comincia a raccoglierne il frutti.

L’elenco è confortante.

E’ quasi ultimato il quartiere della Lavazza in via Bologna.

Sono stati effettuati Interventi di recupero nell’area di porta Palazzo, al Mercato centrale e allo studentato. E’ stata recuperata l’area del Balun, è partito il cantiere dell’area Ponte Mosca, sono stati avviati interventi di riqualificazione sostenuti dall’Europa per Valdocco vivibile, ed è stato dato il via alla riqualificazione dell’area OGM.

Entro l’anno partiranno altri progetti Pinqua (acronimo). Previste anche due  nuove aree verdi, una sul Ponte Mosca e l’altra nell’area OGM e il recupero dell’ex Astanteria Martini su via Cigna, dove sono previsti centri terapeutici e Ospedali di comunità.

Con tutti questi progetti in atto il territorio dovrebbe diventare competitivo con la restante parte della città. In questo modo c’è la convinzione che il quartiere Aurora e il quartiere Valdocco diventeranno centrali per il recupero sociale ed economico di Torino. Ci saranno nuovi posti di lavoro e così si spera di creare un mix sociale che eviti al quartiere di essere definito un “ghetto.”

Alla domanda se si hanno notizie sulle sorti della bella struttura dell’ex Maria Adelaide, in Lungo Dora Firenze, il presidente Deri  risponde che c’è un preoccupante silenzio da parte della città della Salute e della regione. Era previsto uno studentato per ospitare gli atleti delle Universiadi del 2025, che però sono previste a gennaio e quindi non ci sono i tempi tecnici sapendo che i cantieri pubblici non brillano per velocità. Non si  è ancora visto il progetto esecutivo. (Sembra un segreto di stato, ma lui ha seri dubbi)

Il presidente non pensa che lo studentato in zona sia la soluzione migliore, giacchè il quartiere Rossini e Vanchiglia sono già sotto pressione per la movida. Peraltro di studenti ce ne sono molti ed è stata una scelta illuminata puntare sull’università. E’ importante che la città attiri nuove risorse e magari nuovi residenti visto che l’età media cittadina è elevata e stiamo perdendo residenti, a differenza di Milano che invece li attira nonostante i prezzi siano più alti. Lì dopo l’EXPO c’è stata un’impennata, come ci fu a Torino per le olimpiadi del 2006. Che ci regalarono la Metropolitana (ancora non terminata per difficoltà nel reperimento fondi).

Comunque, nonostante tutto, molte cose sono state fatte. Dalla finestra dell’ufficio della presidenza si può vedere il nuovo Palazzetto del Sermig, che un anno e mezzo fa non c’era. Al suo posto si trovavano due campetti da calcio a 5 che erano assai malridotti e non c’erano i soldi per la sostituzione del tappetini. E’ stato messo a bando il terreno ed ha vinto il Sermig, che ha realizzato un palazzetto da 430 posti che è stato inaugurato dal Presidente Mattarella nel 2021.

Il quartiere, nonostante le tante difficoltà, sembra si stia rimettendo in moto.

In risposta alla domanda circa il modo di affrontare il degrado derivante dalla Movida (ma non solo, i muri imbrattati, i rifiuti, etc), il dottor Deri fa presente che la città di Torino ha avviato un percorso per mettere a disposizione di artisti dei muri pubblici, infatti in zona ce ne sono una quindicina. Esiste anche una mappa: AURORA STREET ART. Poi, purtroppo, ci sono tantissimi imbratta muri. Alcune facciate, che con il bonus 110 erano state riqualificate, il giorno dopo erano di nuovo imbrattate.

Il problema è duplice: norme sanzionatorie troppo lievi, ( fa l’esempio dell’India, dove quattro turisti italiani che imbrattavano sono stati in galera quindici giorni). Non è necessario il carcere, ma lavori socialmente utili sì, per esempio al Cottolengo ad aiutare i disabili e ovviamente, rifondere la struttura che si è vandalizzata. Le norme già ci sono ma vengono colpite due persone su duecentomila.

I condomini dovrebbero fare la loro parte, ripulendo spesso in modo che i vandali non siano più spinti a tornare su quel muro.

Poi ovviamente l’importanza della scuola e dei messaggi educativi famigliari. La circoscrizione ha provato a fare educazione, ma non è stato possibile nei condomini privati. In Aurora è stato impossibile avviare il dialogo.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, quando si è internalizzata la raccolta rifiuti si sono svolte moltissime assemblee pubbliche, l’Oltrepo non le voleva, ora guai a toccarla. Il problema è nelle zone più effervescenti. Dove non c’è storicamente una cultura della raccolta differenziata il problema non è il sistema di raccolta, qualunque sia, cassonetti, porta a porta o su strada, lì la raccolta differenziata è l’ultimo dei problemi

Ovviamente la circoscrizione deve informare, multare, (e qui si multano un sacco di condomini). Però che senso ha multare un condominio dove sedici famiglie la fanno e quattro non la fanno? Il presidente è convinto che il sistema migliore non dipenda dal tipo di raccolta ma dalla civiltà dei cittadini.

L’operazione è ancora una volta di coinvolgimento e cultura. La raccolta differenziata a Torino ha più di 20 anni, quelli che hanno più di 40 dovrebbero averla introiettata.

In Vanchiglietta funziona, nell’Oltrepo funziona, in Rossini funziona, in Vanchiglia il prossimo anno arriva la scheda. Il cassonetto è molto bello ma se non si paga l’Amiat la tessera non c’è. Il servizio ingombro è gratuito, ma impossibile per chi  non ha il codice utente.

Tutti gli studenti e affittuari abusivi non dichiarati di Vanchiglia per esempio, rappresentano un problema. Si sta cercando di fare campagna di informazione con le traduzioni, ma molti non sanno leggere. In  Aurora c’è il doppio passaggio per il ritiro mattina e pomeriggio. In Vanchiglia doppio passaggio nella zona Movida, Venerdì sabato, lunedì è stato implementato.

Per trarre le conclusioni, il Dottor Deri, è consapevole del grande lavoro ancora da fare ma è fiducioso, dati i risultati fin qui ottenuti, che nel futuro, con l’impegno di tutti e non solo degli organi competenti, la situazione della Circoscrizione 7 possa ancora migliorare.

Noi tutti ce lo auguriamo.

Giulia Torri

 

giuliatorri@vicini.to.it

 

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