Adagiato lungo le rive del Po in una splendida cornice verde, il Campus dell’ONU a Torino è sede di condivisione delle conoscenze, in cui persone provenienti da tutto il mondo vengono per imparare e vivere in comunità nell’ambito del Sistema delle Nazioni Unite. Qui, dove gli edifici sono disposti in cinque gruppi che rappresentano i cinque Continenti, nasce una nuova sede.
Apre l’ITRECH, il Centro Unesco di formazione e ricerca sull’economia della cultura, acronimo di International Training and Research Center of Economies of Culture and World Heritage. Il Protocollo d’Intesa è stato firmato a Roma il 16 febbraio scorso, dal sindaco di Torino Fassino, dai Ministri Gentiloni e Franceschini, e alla presenza del Direttore Generale dell’Unesco Bokova.
Sarà uno dei centri UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) dislocati nelle varie nazioni, e farà capo alla «casa madre» di Parigi, agenzia specializzata sulla gestione dei beni culturali.
Il Campus è già sede dell’Ilo, agenzia di formazione dell’Organizzazione internazionale del Lavoro, dell’Unicri (Istituto per la ricerca sul crimine e la giustizia), e dello Staff College delle Nazioni Unite, campus di formazione di funzionari e diplomatici.
Fino ad oggi, l’Unesco poteva contare in città su un comitato di promozione per la tutela del patrimonio artistico mondiale. Il Centro Unesco di Torino nasce – come recita il Protocollo – grazie “alla consolidata e riconosciuta esperienza formativa e di ricerca nell’ambito del patrimonio culturale che già si svolge a Torino da più di un decennio grazie alla collaborazione tra soggetti locali e Nazioni Unite”.
I soci fondatori sono la Città di Torino, il Ministero degli Esteri, il Ministero dei Beni Culturali, l’Università degli Studi, il Politecnico, l’ILO/OIT, il Consorzio Venaria Reale e il Centro Studi Santagata che da tempo collabora con Unesco.
Il Sindaco Fassino ha sottolineato che “La nascita del Centro Unesco è un autorevole riconoscimento al forte profilo di città di cultura che Torino è venuta assumendo in questi anni, peraltro già sottolineato dal conferimento alle Residenze Sabaude del titolo di Patrimonio Unesco e dal titolo di Città del Design conferito dall’Unesco a Torino. La costituzione del Centro rappresenta inoltre un ulteriore arricchimento della presenza del sistema ONU, conferendo alla nostra Città una dimensione internazionale sempre più marcata”.
Rossella Lajolo
rossellal@vicini.to.it
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