“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

CRONACHE DAL BUNKER -Reloaded

Rieccoci. Stavolta in modalità sequel. Come in tutte le storie a episodi di cui non si intravede la fine, ci sorbiamo la puntata del momento chiedendoci se tutto l’intrico, i non detti, le incomprensioni a cui vanno incontro i protagonisti siano funzionali alla perpetuazione all’infinito della trama stessa o ci siano degli sviluppi futuri diversi da quelli che già conosciamo. Ma mentre nelle fiction che si rispettano, non si sa il perché e il percome, il solito intreccio scontato sembra non infastidirci, di questo ci siamo già stufati. Passato il momento di novità, gli abbracci rimandati, le dichiarazioni di affetto, la solidarietà sbandierata insieme alla ricetta del lievito madre, ora sembrano faticose le prassi da buon vicinato e ci sentiamo più autorizzati a mostrare il lato carogna. Annoiati dal fitness casalingo, i cassetti e gli armadi in ordine, il condomino non ci appare più così meraviglioso, e perfino i congiunti, disperatamente necessari alle certificazioni, ci stanno un po’ sui cabasisi.

E’ il momento peggiore, sfumata la data di scadenza dell’orrido virus, siamo obbligati a fare i conti con una realtà che non ci piace per niente.

E qui, l’unico che ci può veramente dare una mano è il grande Belushi: “ Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.”

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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