
Testimone inconsapevole è un romanzo giallo scritto da Gianrico Carofiglio e pubblicato nel 2002.
Guido Guerrieri, avvocato a Bari, è appena entrato in una crisi depressiva scoppiata con il divorzio dalla moglie Sara. Il problema psicologico ha anche riflessi sulla vita pratica: paura di utilizzare l’ascensore, pianto senza motivo, insonnia… Intanto il lavoro continua ma l’impegno, ormai calato, riemerge solo grazie ad un cliente che ha grosse pretese e pochi soldi. Abdou Thiam, venditore ambulante senegalese, è stato arrestato per l’accusa di sequestro, omicidio e occultamento del cadavere nei confronti del piccolo Francesco Rubino, un bambino di nove anni che Abdou aveva conosciuto come Ciccio, come era sua abitudine con i clienti della bancarella ambulante, sulle spiagge di Monopoli. Alcuni testimoni, come un barista, di idee razziste, assieme all’imprecisione dell’analisi e degli interrogatori della polizia creano un vero e proprio corpo di prove contro il senegalese che, oltretutto, non ha alibi e cerca di nascondere i suoi commerci di indumenti e accessori dai marchi contraffatti.
L’acuto avvocato riesce però, con la sua convincente arringa, che chiarifica il concetto di verosimile riferito alla ricostruzione dei fatti, evidenziandone la grande incertezza, a tirare fuori dai guai Abdou. Nel frattempo, grazie al soddisfacente lavoro compiuto e ai nuovi rapporti con la vicina di casa Margherita, riesce ad uscire dalla crisi psicologica.
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