Nella Circoscrizione 9, sull’area Avio-Oval di via Passo Buole, si sta realizzando un grande intervento di riqualificazione che porterà a raggruppare in una unica sede tutti gli uffici della Regione Piemonte, in una torre di 41 piani, alta 209 metri, la più alta in Italia, con la firma del progetto dell’architetto Massimiliano Fuksas. I lavori sono iniziati ufficialmente il 30 novembre 2011, dopo una preventiva operazione di bonifica dell’area durata circa 2 anni, su cui dovrà sorgere il nuovo edificio, inserito nel progetto di riqualificazione della zona urbanistica a sud della città, delimitata dalla ferrovia, dal Lingotto e dalle vie Nizza e Passo Buole.
Qui, nell’arco di una decina d’anni, sorgerà un nuovo e moderno quartiere, in cui si concentreranno uffici, servizi, nuovi complessi residenziali e commerciali, oltre a un nuovo parco di 25 mila metri quadrati, alla nuova stazione a ponte del Lingotto e al nuovo tratto di metropolitana Lingotto-Bengasi. Contestualmente, si provvederà alla revisione dell’intera viabilità della zona, per agevolare il transito in questo tratto.
Interessante il filmato di presentazione del progetto dello studio dell’Architetto Fuksas tratto dal sito http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/
Per coloro che abitano come me in zona Lingotto, sono stati mesi di disagi prevalentemente dovuti al transito ininterrotto di mezzi trasporto terra, un mezzo al minuto dalle 5,30 di mattina sino a sera, per il gigantesco scavo di circa 500.000 metri cubi di terra. I residenti si sono lamentati per l’accumulo di polvere, per il rumore, per lo sfaldamento e il dissesto del manto stradale. Vi è stata a questo proposito una assemblea di Circoscrizione che ha posto questi problemi al Comune, da cui sono stati promessi miglioramenti e varianti per i disagi causati dai lavori, attualmente però non ancora realizzati.
Nella pianificazione iniziale di progetto infatti, i percorsi dei mezzi erano stati previsti in una viabilità diversa che non arrecasse disagi, ma l’opposizione all’utilizzo di queste aree, come gli orti lungo la ferrovia e la posizione fisica in una strettoia, del vicino centro sociale El Paso, che difende questi insediamenti, hanno costretto purtroppo per ora a scelte diverse. Si presume che quando i trasporti di materiali saranno più ingombranti ed i mezzi avranno più difficoltà a muoversi, si giunga alla soluzione pianificata, evitando di chinare il capo di fronte a questa assurda intransigenza.
Nonostante questo però il quartiere sente che sta vivendo un momento di riqualificazione dell’area urbana tra le più importanti in fase di realizzazione nella città, di cui il palazzo della Regione è solo una parte dell’opera in un’area industriale dimessa, sulla quale sorgeranno 25 mila mq di parco urbano e 90 mila mq di edifici residenziali e commerciali, cosa che ha portato ad un aumento significativo delle quotazioni di mercato degli appartamenti, che si è verificata già in parte con l’arrivo della linea della metropolitana in via Nizza.
Molti si saranno chiesti se in un periodo di crisi come questo era necessaria un’opera del genere. Sicuramente si, in quanto gli uffici della Regione sul territorio cittadino sono distribuiti in 27 sedi di cui solo alcune di proprietà (piazza Castello 165, via Principe Amedeo 17, via Garibaldi 4, parte di corso Bolzano 44, via Petrarca 44).
I principali risparmi deriveranno dall’abbattimento dei costi degli affitti passivi e di quelli indiretti collegati ad una logistica oggi poco efficiente; inoltre dalla vendita delle sedi dimesse (valore immobiliare stimato 80 milioni di euro) e dei diritti edificabili della nuova area (circa 60-70 milioni). Ulteriori economie deriveranno dal risparmio energetico generato dall’elevata virtuosità in termini di fabbisogno energetico e di eco-sostenibilità della nuova sede, con risparmi stimati tra i 4 e i 5 milioni di euro l’anno.
Ma i vantaggi non saranno solo relativi ai risparmi ma anche in termini di inquinamento globale. Infatti i dipendenti della regione avranno a disposizione una linea di metropolitana che permetterà di accedere direttamente alla sede dalla fermata sotterranea, evitando quindi l’utilizzo di vetture private.
Il cantiere a regime, avrà impegnate circa 500 persone, di questi tempi da considerare una buona notizia.
Nel contempo i benefici per il quartiere saranno molteplici:
- Un Centro Servizi, collocato sul lato ovest della corte interrata e collegato al palazzo da un tunnel vetrato sospeso che conterrà il centro congressi, la biblioteca e la mediateca, tutte funzioni aperte ad una utenza esterna. E’ dotato di un accesso indipendente che ne permette il funzionamento separato dalle attività degli uffici.
- Un asilo nido caratterizzato da una trasparenza colorata e disegnato con forme libere, sarà collocato alla base del Centro Servizi, su un solo piano fuori terra. Aperto anche all’utenza esterna, disporrà di 75 posti complessivi.
- Un parcheggio interrato prevalentemente ad uso pubblico, distribuito su tre livelli interrati, prolungamento ed estensione della corte interrata con cui sono direttamente connessi 38 mila mq di superficie. I posti auto previsti sono 1300.
Il cantiere sta proseguendo attualmente in linea con il cronoprogramma a contratto, che indica come termine dei lavori il 30 novembre 2014.
Contestualmente tra gli interventi di riqualificazione dell’area Avio-Oval è iniziato in estate il prolungamento della Linea 1 della metropolitana, in direzione sud tra il Lingotto e piazza Bengasi, con la realizzazione delle nuove stazioni “Italia ’61-Regione Piemonte” e “Bengasi” e una galleria di circa due chilometri tramite l’utilizzo della TBM (la famosa “talpa”).
Il cantiere base della TBM è in piazza Bengasi, dove è stato organizzato anche lo stoccaggio del materiale estratto durante i lavori. In una prima fase, la “talpa” scaverà un cunicolo di circa 200 metri verso Nichelino, per preparare l’area di sosta e di scambio dei treni. In seguito la TBM risalirà da piazza Bengasi lungo via Nizza, attraversando il sottopasso del Lingotto ad una profondità di circa 30 metri, fino a raggiungere la Linea 1 attualmente in funzione.
I lavori dureranno circa tre anni e mezzo e la realizzazione della tratta “Lingotto–Bengasi” consentirà alla metropolitana di Torino di raggiungere il traguardo dei 40 milioni di utenti l’anno, favorendo lo sviluppo di una mobilità più sostenibile.
La due nuove fermate serviranno un bacino d’utenza strategico: “Italia ’61-Regione Piemonte” sarà ubicata in corrispondenza con l’ingresso della nuova sede Unica della Regione, garantendo la copertura dell’area Avio-Oval, mentre “Bengasi” farà da interscambio con il parcheggio interrato in progettazione da parte della Città di Torino in piazza Bengasi, e con le linee di trasporto intercomunale.
E’ prevista inoltre la predisposizione di un bivio che consentirà in futuro la realizzazione del tunnel di collegamento sotterraneo con la stazione ferroviaria del Lingotto, che sarà anch’essa ammodernata, diventando una stuttura a ponte sopra i binari attuali, collegando anche la parte della zona Oval.
Sarà mio impegno comunque di tenere periodicamente degli aggiornamenti sull’avanzamento dei lavori, e sulle eventuali segnalazioni di problemi che verranno segnalati dai lettori.
Le immagini sono tratte dal sito http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/
Angelo Tacconi
loris@vicini.to.it