“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

Torino Film Festival: al via l’edizione n° 35.

Il 14 novembre, è stato presentato il programma della 35esima edizione del Tff, che avrà luogo dal 24 novembre al 2 dicembre: 134 lungometraggi, 10 mediometraggi e 25 cortometraggi, per un totale di 169 proiezioni che saranno offerte alla comunità nutrita dei cinefili torinesi. Realizzato con un budget inferiore del 12% rispetto allo scorso anno, “non per tagli, ma per un efficientamento delle risorse di tutti gli organi del Museo, quindi anche del film festival”, come ha spiegato Laura Milani, nuova presidente del museo del Cinema di Torino, quest’anno il Tff vedrà la tradizionale figura della “madrina” attrice sostituita da quattro testimonial, legati a mondi della cultura complementari come la musica, il design, la letteratura e il cibo.

Emanuela Martini, direttore uscente, ha illustrato tutti i dettagli della  kermesse. La giuria sarà presieduta da Pablo Larrain, e sarà composta, fra gli altri, da Isabella Ragonese e dallo sceneggiatore- giallista greco Petros Markaris. Serata d’apertura il 24 novembre, alla Mole Antonelliana, con una performance diretta dalla regista Roberta Torre: quindi tutti  alla prima di Finding Your Feet, del regista britannico Richard Loncraine, al cinema Massimo.

Uno sguardo alle sezioni:

  • TORINO 35. La più importante sezione competitiva del festival, riservata a opere prime, seconde o terze, propone 15 film realizzati nel 2017, inediti in Italia, tra cui due italiani: Blue Kids di Andrea Tagliaferri e Lorello e Brunello di Jacopo Quadri.
  • FESTA MOBILE. Sezione fuori concorso, ospita come ogni anno film selezionati tra la produzione mondiale, o in uscita (diversi italiani, tra i quali Amori che non sanno stare al mondo, di Francesca Comencini, o Smetto quando voglio – Ad honorem, terzo capitolo della saga di Sydney Sibilia)
  • Rassegna di film “sull’America dello sprofondo, sotto la Bible Belt”, patria di quell’umanità invisibile e inascoltata, che ha votato Trump. Guest director Asia Argento, che ha curato personalmente la selezione.
  • AFTER HOURS. Costituiscono la sezione dark e notturna del festival alcuni zombie film, dei thriller e due curiose proposte italiane: Riccardo va all’inferno di Roberta Torre, rilettura della tragedia shakesperiana, con Massimo Ranieri e Sonia Bergamasco, e Favola di Sebastiano Mauri, con Filippo Timi.
  • TFFdoc. La serie di filmati scelti testimonia le direzioni nelle quali si muove il cinema documentario internazionale e italiano.
  • ITALIANA. CORTI. Il concorso è riservato a cortometraggi italiani inediti, caratterizzati da ricerca e originalità di linguaggio.
  • ONDE. Sezione dedicata alla sperimentazione, alla contaminazione tra linguaggi, come testimoniato dalla selezione di film firmati da artisti contemporanei, realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
  • BRIAN DE PALMA. Retrospettiva di film del regista americano. “Mi sembra venga considerato meno dei suoi amici della New Hollywood”, ha dichiarato la direttrice Emanuela Martini, convinta della necessità di una sua riscoperta e valorizzazione.
  • GRAN PREMIO TORINO. Il premio quest’anno sarà consegnato a uno degli storici collaboratori di De Palma, il compositore di colonne sonore Pino Donaggio.
  • NON DIRE GATTO. Una sezione voluta da Emanuela Martini, gattara cinephile, e che si collega idealmente alla mostra attualmente in corso al Museo nazionale del Cinema intitolata “Bestiale! Animal Film Stars” (fino all’8 gennaio).

La chiusura, sabato 2 dicembre, con The Florida Project, diretto da Sean Baker, uno fra i maggiori autori indie americani,  ospite abituale al Torino Film Festival.

 Per conoscere programma completo, date, luoghi delle proiezioni e modalità di acquisto di biglietti e abbonamenti: www.torinofilmfest.org

 

Anna Scotton

annas@vicini.to.it

 

 

 

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