Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Il Comune mette all’asta l’Istituto Principe Vittorio Emanuele

Arte in Classe

Nel piano di dismissioni varato nell’ultima delibera di Giunta dal Comune di Torino, causa difficoltà di bilancio, ci sono numerosi immobili: all’asta per fare cassa.

Tra questi è compresa anche una scuola, l’Istituto Principe Vittorio Emanuele di corso Unione Sovietica 170, che però è in ottima salute, sia nelle tre sezioni di scuola per l’infanzia, con sessantanove bambini, sia nella scuola elementare, con più di cento iscritti.

Diverse generazioni di alunni sono cresciute lì, a partire dal lontano 1936, ed ora il complesso scolastico ha sei anni di tempo per ricollocarsi prima dello sfratto, secondo la convenzione con il Comune.

Le famiglie e le venti persone che vi lavorano – tra insegnanti, personale tecnico e amministrativo – sono comprensibilmente preoccupate: dove potranno andare? Dove trovare un nuovo impiego? E chi sarà disposto ad iscrivere il figlio in una scuola destinata a chiudere tra pochi anni se non prima? L’Istituto gode di grande considerazione, e nella zona che comprende i quartieri di Santa Rita e Lingotto è sicuramente un’eccellenza nell’offerta formativa.

L’ottima struttura dell’edificio (sono numerosi gli interventi di manutenzione negli ultimi anni), di alta categoria sul mercato immobiliare, fa gola a futuri acquirenti e il vicino Ospedale Koelliker potrebbe essere interessato a partecipare all’asta per ampliarsi, visto che è un presidio sanitario in forte espansione.

Il provvedimento, approvato in Giunta, verrà esaminato nei prossimi giorni in Consiglio Comunale, cui spetta l’ultima parola, ma pare che il destino della scuola sia segnato.

I dirigenti del complesso scolastico auspicano una visita della Sindaca Appendino.

Famiglie e lavoratori, consapevoli dell’ottimo lavoro svolto negli anni con entusiasmo e passione, intendono continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica portando avanti le proprie istanze.

 

Rossella Lajolo

rossellal@vicini.to.it

 

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


*