Se uno ha obiezioni agli animali selvatici in cattività, meglio che si astenga dal continuare la lettura.
Ma se vuole aprire ai bambini uno squarcio su un mondo di meraviglie, allora non c’è iPad, parco divertimenti, halloween e giocolieri che tengano.
Vedere un nanerottolo di meno di due anni che salta per cercare di toccare un avvoltoio di tre metri di apertura alare che sta passando sopra la testa, che ad occhi spalancati davanti ad una tigre che si stiracchia a venti centimetri dalla faccia, si ritrae pensando che volesse prendergli il gelato, non ha prezzo, come dice la pubblicità.
E giraffe che fanno stretching per raccogliere qualche ghianda da terra, ippopotami che spiccano salti in acqua alzando spruzzi enormi (ti sei perso tutto, mi hanno bagnato la maglietta!, diceva un bambino) lemuri, tartarughe giganti. Ragni enormi, insetti con forme incredibili. Pinguini (sono quelli africani, non hanno bisogno dell’acqua gelata). Dromedari e cammelli, ottima occasione per spiegare la differenza. Fenicotteri rosa. Pellicani che ti mordicchiano volentieri un dito (sconsigliato, specie per i piccoli).
Negli ultimi anni Zoom Torino si è ampliato come spazi e dotazione. Ci sono ristoranti e pizzerie e aree per pic nic, se uno vuole far da sé. Ed una per i giochi bimbi.
Da giugno a settembre funziona una piscina che confina con la zona dei pinguini: dicono che ti sembra di nuotare insieme a loro.
Un bel modo per passare un pomeriggio o un’intera giornata.
A presidiare le varie zone giovani partecipi e disponibili: all’uscita uno ti chiede se la giornata è piaciuta. Costo zero, ma fa piacere.
gianpaolon@vicini.to.it
Lascia un commento