Le signore già si lustrano gli occhi al pensiero di Timothée Chalamet, Hugh Jackman e Casey Affleck in smoking e farfallino sul red carpet e i fan di Rocio Munoz Morales, madrina della Mostra, e Julianne Moore, presidente di giuria, sono elettrizzati all’idea dell’incontro ravvicinato con le loro beniamine: molti faranno la posta per ore, sfidando il sole cocente, sotto la passerella veneziana per guadagnare da vicino un selfie col divo del cuore.
Al contrario, il cinefilo duro e puro negli scorsi giorni ha scartabellato senza sosta in rete il programma di Venezia 79 per procedere alle prenotazioni dei biglietti per i film. Se gli accrediti consentono a molte fasce di spettatori di fruire dei più recenti gioielli della cinematografia mondiale a un costo democratico, in questi anni, causa Covid, per accaparrare il proprio posto tocca sottoporsi a una procedura online tanto doverosa quanto inflessibile. Infatti il collegamento al sistema di coda elettronica è fissato alle ore 7:00. Antimeridiane.
Come il “mattutino” del monaco, la preghiera del cinefilo al canto dell’allodola s’intitola: Vivaticket.it. E per funzionare, funziona.
I frequentatori delle aree del Festival testimoniano che la scientifica “teoria delle code”, lo studio e l’elaborazione degli strumenti per evitare il formarsi delle linee di attesa, è – evidentemente – a un punto morto. Incolonnamenti di persone si formano, oltre che per l’accesso alle sale di maggiore capienza, anche di fronte a bar, chioschi, ristoranti e bagni del Lido: in genere sono ben tollerati anche perché favoriscono inattesi e simpatici scambi di opinioni tra sconosciuti su questo o quel film o regista. Può capitare persino di avere chiarimenti sulla pellicola dal montaggio ardito dalla voce del montatore medesimo, in fila davanti a te, per un panino, nella pausa pranzo…
L’amore per il Cinema, la cui celebrazione a ogni fine estate si rinnova, illuminata dallo skyline della laguna a vista, dipinge sul volto delle migliaia di ospiti della Mostra comunque e ancora il sorriso di chi è pago di essere qui. Che lo spettacolo, allora, abbia inizio.
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
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