JR è un artista straordinariamente originale. I suoi lavori miscelano arte, azione, e impegno, nella ricerca di messaggi a sostegno di libertà e identità.
Le Gallerie d’Italia, ce lo presentano nell’imperdibile mostra: “Déplacé∙e∙s”, in cui insieme a filmati delle sue opere ambientati in ogni parte del mondo, vi sono gli ultimi girati proprio a Torino martedì 7 febbraio, durante una performance di arte pubblica dove sono state coinvolte centinaia di persone per portare in Piazza San Carlo, dalle vie adiacenti, cinque teli raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi, dal Ruanda alla Grecia, alcuni dei quali sono protagonisti in mostra.
L’evento, ripreso dai droni, ha mostrato l’incontro delle figure dei bambini dando vita ad uno spettacolo inedito. Alcune di queste figure, all’interno della mostra, calano nel buio come sipari dall’alto, creando un effetto molto suggestivo.
È lo stesso JR a raccontare la nascita di questo progetto: «Nel 2022, il numero di persone costrette a fuggire dal proprio luogo di residenza a causa di persecuzioni, guerre, violenze e violazioni dei diritti umani ha superato la minacciosa soglia dei 100 milioni. Questa emergenza è ora aggravata dalla carenza di cibo ed energia, dall’inflazione e dalle crisi legate al clima».
«In molti Paesi dell’Africa, del Medio Oriente, del Sud America, alle porte dell’Europa, le popolazioni sono costrette ad abbandonare le proprie case per assicurarsi la sopravvivenza altrove. La guerra in Ucraina ha provocato il più improvviso e uno dei più grandi esili forzati dalla Seconda guerra mondiale. Simbolo di questa tragedia senza fine, l’isola greca di Lesbo è teatro del flusso e riflusso dei migranti che arrivano via mare mentre i conflitti si sviluppano».
«Questa geografia della delocalizzazione forzata costituisce “luoghi off-limit” che ricevono un’eccessiva attenzione mediatica e sono allo stesso tempo invisibili».
L’artista vincitore del Ted Prize 2011 è un fotografo e street artist francese. La sua fama ha inizio tra il 2004 e il 2006, quando realizza “Portrait of a Generation”, ritratti di “teppisti” suburbani affissi, in formato enorme, nei quartieri borghesi di Parigi.
Queste opere, dapprima illegali, vengono ufficializzate dal Municipio di Parigi, che decide di avvolgere il proprio edificio con questi ritratti.
I suoi progetti di street art hanno principalmente un impatto invasivo e di protesta. Nel 2007 assieme a Marc Berrebi, crea “Face2Face”. In Medio Oriente i due artisti appiccicano foto enormi di israeliani e palestinesi su entrambi i lati del muro di separazione.
Nel 2014, uno sguardo di donna è incollato su un porta-container a Le Havre e viaggia fino alla Malesia.
Nel 2015, gira il film ELLIS, un omaggio agli immigrati passati da Ellis Island. Questo cortometraggio scritto da Eric Roth ha come unico attore Robert De Niro. Un film immaginario che fa ricorso alla memoria collettiva. Ellis Island fu la porta d’entrata negli Stati Uniti per milioni di immigranti, un luogo di accoglienza o rifiuto, dove migliaia di persone hanno aspettato di conoscere la loro sorte.
ELLIS racconta la storia di questi immigranti che hanno costruito l’America, mentre solleva il problema di coloro che cercano le stesse opportunità oggi, negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
“Far conoscere i campi, tutti i tipi di campi”. è secondo l’artista, l’obiettivo di questa mostra. Sicuramente l’impatto delle immagini che vengono proposte non può che portarci a riflettere sulla fragilità sociale del mondo in cui viviamo e sulla profonda ingiustizia delle migrazioni forzate.
Gallerie d’Italia – Torino , in Piazza S. Carlo, 156
Dal 9 febbraio al 16 luglio 2023
Martedì, Giovedi, Venerdì, Sabato, Domenica dalle 9.30 alle 19.30
Mercoledi dalle 9.30 alle 22.30
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso: un’ora e mezza prima della chiusura
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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