Al via dal 3 novembre alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – l’allestimento Una collezione senza confini. Arte internazionale dal 1990 e, nella Wunderkammer , la mostra Alam Jiwa & Vanitas , di Luigi Ontani.
La Gam rinnova l’allestimento delle collezioni permanenti del Contemporaneo con 56 opere di 33 artisti della raccolta internazionale della Gam. Una collezione senza confini. Arte internazionale dal 1990 si dipana lungo 1000 metri quadri espositivi, portando alla luce realizzazioni che non si potevano vedere o che sono state viste solo molti anni fa. Una raccolta, nutrita anche del contributo della Fondazione per l’arte contemporanea della CRT, che si avvale di numerosi acquisti negli ultimi decenni, i quali riguardano l’arte contemporanea proveniente dai quattro angoli della Terra.
“Il nostro museo – ha dichiarato il direttore Riccardo Passoni – è una Galleria civica ma ha un dna internazionale: il passaggio strategico è quello inaugurato con l’acquisizione dello Chagall all’inizio del 1948, quando la Gam venne distrutta dai bombardamenti anglo-americani e si cominciò a guardare agli artisti oltre confine, come si continua a fare tuttora.”
Dei lavori esposti buona parte sono quindi di proprietà della Gam e ne consegnano un’immagine ancora una volta nuova e diversa. Se ne deduce, infine, che ci sarebbe bisogno di maggiori spazi espositivi per presentare degnamente la collezione straordinaria di cui si dispone.
Le opere sono organizzate per “isole” di tenuta concettuale e non stilistica, in quanto lo stile internazionale ha mille possibilità di espressione; si segnalano, tra gli artisti presenti, Anselm Kiefer, Georg Baselit, Marina Abramović, Chen Zhen, William Kentridge, Sean Scully, Christian Boltanski.
La Wunderkammer, camera delle meraviglie della GAM, ospita fino al 30 gennaio 2022 Alam Jiwa & Vanitas, una mostra dedicata al pittore, scultore e fotografo LUIGI ONTANI.
Nello spazio espositivo sono raccolti oltre 130 lavori, tra acquerelli, maschere e ceramiche, che rimandano al mondo estetico e simbolico dell’artista nato a Vergara (Bo) nel 1943, affascinato dall’Oriente e dall’esotico tanto da effettuare numerosi soggiorni in India e nell’isola di Bali.
Le opere su carta sono un nucleo di disegni che l’artista aveva tracciato a china negli anni 80-90, ma che ha deciso di acquerellare nel 2020, durante la clausura trascorsa a Bali. Molti sono “nudini” tracciati dal vivo, di fronte ai modelli, ma nessun naturalismo ha spazio in queste opere: “Il Maestro trasforma in bellezza artificiale qualsiasi oggetto su cui il suo sguardo si posa”, ha dichiarato la curatrice Elena Volpato. Come i modelli, i cui corpi reali sono rigenerati in qualcosa di diverso: figure mitologiche, maschere, chimere, con le decorazioni di uova dorate, foglie di ontano, code di tritone. Il titolo che è stato scelto per questa mostra richiama l’ Alam Jiwa, il fiore rosso balinese, il cui nome significa “la natura dell’anima”, unito a Vanitas, la vanità umana e dell’artista, anch’essa “soffio, vuoto, perfetto nulla”. I fiori della natura dell’ Oriente e le vanitas della tradizione occidentale sono intrecciati, in quanto entrambi simbolo di bellezza e di caducità.
GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino
tel. +39 011 4429518 – email: gam@fondazionetorinomusei.it www.gamtorino.it
Biglietti: Intero 10,00€ Ridotto 8,00€ Ingresso gratuito Abbonamento Musei e Torino Card
Orari di apertura: ma-me-ve-sa-do dalle 10 alle 18; gio dalle 13 alle 21. Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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