Angosciati, stressati, inariditi. Raggelati nelle nostre paure, assuefatti al distanziamento, stentiamo ad abbeverarci alla fonte dell’empatia.
A contrastare i rischi di un inaridimento emotivo è arrivata la serie Ted Lasso (2020, 2 stagioni, in lavorazione la terza, 22 puntate), trasmessa su Apple TV+. Il protagonista, l’irresistibile Jason Sudeikis, Premio Emmy come Miglior Attore Protagonista, è un allenatore di football americano chiamato a dirigere una squadra di calcio, la AFC Richmond, dalla facoltosa proprietaria. La donna, in realtà, conta sull’impreparazione specifica del tecnico per affossare la formazione che è il passatempo preferito dell’ex marito, che l’ha lasciata per mettersi con un’altra.
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Ma la manager non ha fatto i conti con Ted, in cui ottimismo e bonomia compensano l’ignoranza su fuori gioco e calci di rigore e instillano fiducia nei giocatori, motivandoli e educandoli alle buone maniere, all’accettazione di sé e dell’altro, anche interrazziale, alla cooperazione. Sorta di Forrest Gump del pallone, il coach trasuda positività anche rispetto al naufragio del proprio matrimonio, in quanto è incrollabilmente votato alla speranza. Quel “Believe” che campeggia nello spogliatoio, illumina il protagonista, anima la formazione e si proietta su di noi come un viatico per credere nuovamente nel futuro.
Ha salito in breve la top ten delle miniserie più viste, facendo scoppiettare come pop corn partecipazione emotiva e buoni sentimenti, Maid (domestica) (2021, 1 stagione, 10 puntate): trasmessa su Netflix e prodotta da Warner è l’adattamento dell’autobiografia di Stephanie Land, “Donna delle pulizie”. Alex è una giovane madre single che, con la sua bambina, fugge dal compagno da cui è abusata psicologicamente.
Lui non l’ha sottoposta ancora a soprusi gravi, ma la cronaca purtroppo insegna che quando l’uomo vuole mantenere il controllo assoluto della compagna l’escalation delle violenze non è prevedibile. Così come in questi casi non sono scontati i passi per l’allontanamento definitivo, pur consigliabile per salvaguardare la donna e i minori: le statistiche segnalano che in genere sono necessari 7 tentativi perché la separazione avvenga.
Alex si rivela dolce ma determinata a salvare la figlia e se stessa da un amore tossico. A qualunque costo. La recitazione di Margaret Qualley è assai convincente e lo spettatore partecipa alle sue sorti, così come i proprietari delle case nelle quali lei svolge l’ opera di colf: infatti con la sua umanità Alex spesso riordina non solo le stanze ma anche le loro vite.
Una curiosità: madre e figlia della fiction lo sono anche nella realtà. Andie Mac Dowell, che porta con orgoglio nella vita e sul set la chioma sale e pepe, è la genitrice hippie, simpatica ma poco affidabile, mentre Margaret Qualley interpreta la parte della giovane donna coraggiosa: per la sua grazia e le capacità interpretative si sentirà senz’altro ancora parlare di lei.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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