Siamo ai titoli di coda della rassegna torinese sui cui schermi si sono affacciati i volti imberbi di numerosi millennial in preda a disorientamento esistenziale e insoddisfazione. Ha destato inquietudine il dramma Birth della regista coreana Yoo Ji-young, che ha messo in scena il peso assunto da un evento non contemplato, ma ovviamente definitivo, cioè quello dell’arrivo di un figlio per una coppia di giovani che si stanno affermando nel lavoro (scrittrice lei, docente in carriera nella scuola privata lui). Il lato oscuro della maternità e la solitudine femminile sembrano essere particolarmente presenti in quest’epoca, in cui le donne vogliono esprimersi anche dal punto di vista professionale e creativo. Peraltro il futuro padre – che sembrerebbe pronto alla funzione di supporto prevista dal ruolo – non ha però la tenuta emotiva rispetto allo stress che quest’avvenimento ha prodotto sulla coppia.
Arturo a los 30 dell’argentino Martín Shanly ha presentato un trentenne irrisolto, incapace di affrontare le prove che pone l’età adulta. Gli aspetti anche umoristici della vicenda non nascondono gli eccessi di ansia nel protagonista dovuti all’incapacità a comunicare con i coetanei, alla mancanza di occupazione stabile, all’esser schiantato dal fallimento di un rapporto sentimentale. Più che depresso, sembra affetto da quell’ assenza di desideri che impedisce di progettare una vita costruttiva e felice, comune a molti coetanei.
Senso di vuoto e noia che provano anche i giovani al centro della vicenda narrata ne Il punto di rugiada, l’ultimo film di Marco Risi. 
Carlo, un ragazzo di buona famiglia che da ubriaco ha causato un incidente, e Manuel, un piccolo spacciatore, si trovano a svolgere un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Il dialogo tra generazioni che piano piano si instaura si rivela una risorsa preziosa; la relazione con gli anziani ( il “punto di rugiada” che indica quando l’aria umida entra in contatto con una superficie e condensa, cioè cambia il suo stato) avvia nei giovani un inatteso risveglio emotivo insieme al desiderio di dare una svolta positiva alle loro vite.
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
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