Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

AI generativa: come ci cambierà?

Un ciclo di dialoghi al Circolo dei lettori

Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale ha già compiuto i suoi 70 anni. Nel 1956, al Darmouth College, prestigiosa istituzione accademica del New Hamphire, si tenne un convegno al quale presero parte i maggiori esponenti dell’informatica: in quell’occasione si raccolsero i principali contributi sul tema dell’Intelligenza Artificiale, ponendo anche l’attenzione sugli sviluppi futuri.

Alan Turing, nel 1950, aveva pubblicato l’articolo intitolato “Computing machinery and intelligence”, in cui proponeva quello che sarebbe divenuto noto come “test di Turing”. Secondo questo test, una macchina poteva essere considerata “intelligente” se il suo comportamento, osservato da un essere umano, fosse considerato indistinguibile da quello di una persona.

Tornando ai giorni nostri, il tema è diventato scottante con l’esplosione di Chat GPT (le cui prestazioni sono state esaltate da un apprendista scrittore, Ammar Reshi, che ha scritto un libro, un racconto con tanto di immagini, utilizzando una versione avanzata del chat bot) e di Dall-e, con la capacità di generare anche immagini.

Il Circolo dei lettori propone ora un ciclo di incontri sul tema “AI generativa: come ci cambierà?” un progetto dell’Università degli Studi di Torino, Fondazione Circolo dei lettori e Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale.

I talk, che coinvolgono i profili più variegati – giornalisti, divulgatori, curatori museali, informatici, filosofi vogliono provare a riflettere, senza pregiudizi né illusioni, su questo cammino ancora agli inizi a cui l’Intelligenza Artificiale, vista ora come preludio all’apocalisse, ora come panacea universale, ci pone di fronte.

La discriminazione algoritmica rappresenta una delle sfide più pressanti dell’era digitale” dichiara la prof.ssa Marinella Belluati, sociologa dei media dell’Università degli Studi di Torino.

Nell’aspirazione di costruire sistemi decisionali oggettivi ed efficienti attraverso l’uso di algoritmi, ci troviamo di fronte al fatto che questi strumenti possono perpetuare, e talvolta amplificare, pregiudizi e disparità esistenti nella società. È essenziale riconoscere che gli algoritmi non sono neutrali; sono il prodotto delle scelte fatte dagli esseri umani durante il processo di progettazione e addestramento. Pertanto, è fondamentale adottare una visione critica nell’implementazione e nell’uso di sistemi basati su algoritmi, assicurandosi che siano giusti, trasparenti e liberi da pregiudizi ingiustificati.”

L’Intelligenza Artificiale generativa, cioè i sistemi AI che producono testi e immagini di qualità dialogando con gli utenti in qualsiasi lingua, ha la potenzialità di avere un grande impatto sulla nostra società, sull’economia, sulle nostre vite.  Con questo ciclo di incontri vogliamo dare a chi non è esperto di AI gli strumenti per capire in che direzioni può andare il nostro mondo, non limitandoci alle previsioni troppo ottimistiche o troppo catastrofiste spesso frutto della comunicazione proprio di chi sta mettendo sul mercato queste tecnologie” dichiara il prof. Guido Boella, Vicerettore per i rapporti con le aziende dell’Università di Torino e cofondatore della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale – SIpEIA.

L’IA è oggi tanto un enigma quanto un luogo comune, un terreno fitto di equivoci ma anche un affaccio sul futuro che ci aspetta. Per provare a capire il primo passo è quello di porsi delle domande e ascoltare chi l’IA la conosce, la frequenta, la studia. Questo è l’obiettivo del progetto” commenta Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.

Si parte giovedì 5 ottobre alle ore 18 con Quanto è naturale l’Intelligenza Artificiale?, un dialogo sul rapporto tra l’intelligenza umana e quella artificiale, e le ripercussioni etiche che derivano dall’uso di dati creati da un “contenitore umano” e “affidati” a uno strumento tecnologico.

 Mercoledì 18 ottobre alle ore 18 si affronterà il rapporto tra AI e creatività nell’incontro Creativo a chi?: in pochi mesi i modelli generativi dell’AI (ChatGPT, Stable Diffusion e simili) hanno dimostrato di saper scrivere e dipingere con lo stile di grandi autori e maestri. Ma si tratta di vera creatività? Ed è un’opportunità o un rischio per i posti di lavoro dei creativi?

A questi incontri seguono due appuntamenti “binari” articolati ognuno su due temi:

Martedì 31 ottobre alle ore 18 si terrà il dibattito L’AI è il futuro dell’informazione o della disinformazione?, sul modo in cui l’AI rischia di inquinare il discorso pubblico con materiale propagandistico e disinformazione personalizzati; a seguire l’ incontro Classificati e discriminati sulla possibilità di indurre discriminazioni perché l’AI impara dal passato.

l ciclo si concluderà giovedì 16 novembre alle ore 18 con due incontri: ne Il professore onnisciente si dibatterà sull’utilizzo dell’AI nell’universo educativo e AI sregolata sul tema della regolamentazione di questi nuovi strumenti, anche a tutela delle professioni creative e del copyright.

5, 18, 31 ottobre 16 novembre. Ore 18, Circolo dei lettori di Torino – Sala Grande

Ingresso libero e gratuito.

(Nota: nei testi si usa indifferentemente l’acronimo con notazione anglosassone AI e quella in italiano. Al momento manteniamo la coerenza con il testo delle citazioni)

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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