Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Seeyuousound X  – 2

Due sguardi sul mondo attraverso la lente d’ingrandimento della musica. Il regista francese Anthony Lapia con After (presentato alla Berlinale 2023), fa compiere allo spettatore un’esperienza immersiva calandolo  nell’ after party di un club di Parigi. Segno di una vocazione di tipo documentaristico, il regista attraverso la prima lunga sequenza colloca lo spettatore in pista, quasi a unirsi al rito febbrile del ballo, i corpi addossati, la musica ossessiva ipnotica, il mix irresistibile di alcol e droga. In quella situazione un uomo e una donna si guardano, dopo poco si trasferiscono a casa di lei. Altro perdersi tra vino e fumo, quindi inizia una conversazione che diventa inaspettatamente politica.  Si parla di crisi economica in Francia, di ecologia, di immigrazione. La mattina segna il passaggio, anche visivo,  dallo spazio buio,  claustrofobico, di anime e corpi chiusi su se stessi, alla luce livida del dopo.  Quell’After, per l’appunto, da cui l’altro senso del titolo – dello spazio urbano, aperto, con le domande poste dalla realtà sociale a cui deve essere data risposta.

LHallyu, o “Korean Wave”, conosciuta da noi come “Onda coreana”, è la crescita della popolarità globale di quella cultura  nel mondo occidentale e ne danno riprova  sia il cinema che la musica. Lo stile cinematografico di Seul si è affermato attraverso film e  serie tv di successo e  il K-Pop, che si affaccia sulla scena musicale coreana dei primi anni ’90, è arrivato a spopolare grazie all’esplosione del Gangnam style e alla diffusione dei social network,  diventando un’ industria che vale miliardi di dollari. Con The K-Pop Story la regista Yun Jae-yeon presenta la nuova vita di Dong-geun, un musicista che in passato si esibiva come  DG e che ora cerca di affermarsi come scopritore di nuovi talenti. L’uomo prende a cuore il destino di tre giovani artisti, i What’s Up,  e punta a strapparli al venale produttore discografico della Butter Cream Bread Entertainment. Attraverso una  diversa estetica, un senso dell’umorismo che scivola nel grottesco e divertenti balletti, il registro comunicativo del film si caratterizza per il gusto dell’eccesso e convince.

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

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