La terza edizione del Torino Jazz Festival – che si svolge dal 25 aprile al 1° maggio, con un giorno in più rispetto alla passata, è un autentico viaggio globalizzato del jazz.
Realizzata con Intesa Sanpaolo e Iren – main partner -, Terna e Poste Italiane – sponsor – e Radio Rai – media partner -, la manifestazione torinese ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco per la giornata del 30 aprile dedicata al jazz.
Il festival, in questa importante data, ospita artisti sudafricani, camerunensi, norvegesi, statunitensi, israeliani, libanesi, brasiliani, canadesi, argentini, francesi, insieme a un’ampia varietà del mondo mediterraneo, in uno spettro stilistico cha racconta un profondo cambiamento nella concezione del jazz: un genere che oltre alla gloriosa tradizione neroamericana abbraccia gli stili più diversi.
“Con la terza edizione della rassegna Jazz Festival, Torino risponde alla sua vocazione internazionale portando turisti e visibilità – dichiara il Sindaco di Torino Piero Fassino -. Per sette giorni la città sarà un jazz club a cielo aperto – e non -, dove i migliori jazzisti al mondo, si esibiranno nel centro storico, per le strade, piazze, locali e circoli della città. Quest’ anno il Jazz Festival renderà ancora più significative due date molto importanti: il 25 aprile e il 1° maggio. Inoltre, il TJF 2014, nella Giornata Internazionale del Jazz, il 30 aprile, ha ricevuto il patrocinio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ed è sede principale dell’evento per l’Italia. Il Festival Jazz è dunque un evento musicale oltre che una festa popolare, sociale e culturale: attrae appassionati del genere e persone curiose che sono disposte a scoprire questo mondo alquanto sconosciuto”.
I luoghi del TJF sono gli stessi dello scorso anno con qualche piccola modifica: i concerti principali del main festival sono in piazza Castello, il Fringe tra i Murazzi lungo il Po e i locali vicini. I concerti a pagamento delle ore 18 si terranno in alcune delle sale da concerto della città. In altri spazi del centro si svolgono incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema in un programma perfettamente coordinato.
Un tram itinerante, con a bordo musicisti, inonderà tutta Torino di note jazz per coinvolgere il maggior numero di cittadini. Dal 17 al 24 aprile il vasto programma del TJF vede anche una nutrita sezione di anteprime con occasioni di incontro e avvicinamento al genere musicale. “Come tutti i nuovi progetti, il tempo, la qualità e il successo sono le caratteristiche principali che contribuiscono a renderli conosciuti, seguiti e sempre più apprezzati – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città, Maurizio Braccialarghe -. Così, il Torino Jazz Festival, dopo aver riscosso un indubbio gradimento di pubblico nelle due passate edizioni, ritorna quest’anno con un programma ancora più ricco. Affidato alla direzione artistica di Stefano Zenni, con la collaborazione per la parte Fringe di Furio di Castri, il cartellone 2014, se possibile, rappresenta un ulteriore passo in avanti. Il Festival è un vero e proprio viaggio nel mondo Jazz: atmosfere, sapori, proposte cinematografiche, letterarie, artistiche e tecnologiche. Questa edizione, in particolare, ha come obiettivo il completamento dell’arco temporale: inizia infatti il 25 aprile per concludersi il 1° maggio. Una sette giorni di grande jazz che, sono sicuro, incontrerà la partecipazione sia dei torinesi, sia degli ospiti, sempre più numerosi, che raggiungono Torino per seguire il festival. Buon festival e tante ore di buona musica per tutti”.
Il festival è preceduto da una ricchissima Anteprima. Si parte con Jazz On the Road – sotto la direzione di Matteo Negrin -, una ricca tre giorni organizzata da Enjoy Social Festival che inizia giovedì 17 aprile e prosegue fino a sabato 19 aprile e si svolge sul vivace territorio di San Salvario. Più di 70 eventi tra le vie del quartiere, nei negozi e in altri spazi pubblici.
In occasione dell’evento lo storico Teatro Chiarella – bombardato e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale – riapre le sue porte al jazz con The Sweet Life Society. Dal 22 al 24 aprile, passate le festività pasquali, torna il jazz con anticipazioni, mostre, presentazioni di libri, concerti nei locali e, soprattutto il 23 aprile, con Jazz senza quartiere, un happening musicale lungo un giorno in collaborazione con l’Associazione AR.CO.TE che animerà alcune vie tra Borgo Rossini e Vanchiglia.
Tra gli ospiti: il trombonista Giancarlo Schiaffini, presente anche in veste di scrittore, il percussionista Michele Rabbia in un progetto davvero “saporito” (in collaborazione con Guido Gobino) e i divertenti aneddoti di Bruno Gambarotta. Il 23 aprile, al Conservatorio Giuseppe Verdi, non si potrà mancare allo spettacolo musical-teatrale L’amico di Fred, dedicato al torinese Fred Buscaglione.
“Torino Jazz Festival 2014 propone un autentico viaggio globalizzato del jazz- – spiega il Direttore artistico del Festival, Stefano Zenni -, un’occasione per scoprire insieme le trasformazioni della musica. La vocazione del festival rimane quella dell’incrocio tra le arti, l’unica che può rendere conto della tumultuosa vitalità della scena contemporanea: arte, cinema, filosofia, letteratura sono i fili rossi che collegano il vasto ventaglio di suoni che attraverseranno la città, dalla mattina a notte fonda, nei teatri e nelle piazze, nei locali e sul fiume, con grandi artisti internazionali e nuove produzioni del festival. E con un occhio di riguardo alla didattica, all’infanzia e alle collaborazioni internazionali. Il festival scorre tra due feste di grande importanza civica: il 25 aprile e il 1 maggio, che verranno celebrate con musica ed eventi; e il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz, sarà festeggiato con il patrocinio che la Commissione Nazionale Italiana che l’Unesco ha voluto concedere a Torino. Un bel modo per ricordare che il jazz è la musica del riscatto, della molteplicità culturale, dell’incontro senza confini, vissuti come una festa di suoni, incontri, scoperte, giochi: una celebrazione della vita in forma di colorato viaggio globale per le strade della città”.
Il TJF 2014 promuove ben tre produzioni originali: Diane Schuur con la Torino Jazz Orchestra (sabato 26 aprile, ore 21), Mauro Ottolini (domenica 27 aprile, ore 18) che musica il capolavoro di Buster Keaton Le sette probabilità e Stefano Battaglia (lunedì 28 aprile, ore 16) in una rilettura dell’opera del compositore Alec Wilder.
Quest’anno, inoltre, sono in programma collaborazioni con diverse istituzioni come dimostra la realizzazione de Il jazz della Liberazione in calendario venerdì 25 aprile.
I concerti gratuiti nella cornice di piazza Castello, vedranno esibirsi le star: Al Di Meola (domenica 27 aprile, ore 21) con un omaggio ai Beatles, Manu Dibango (lunedì 28 aprile, ore 21), Enzo Avitabile e i Bottari di Portico (martedì 29 aprile, ore 21) e Caetano Veloso (mercoledì 30 aprile, ore 21).
Al Teatro Carignano, ciliegina sulla torta, gli auguri di buon compleanno a Gianluigi Trovesi (26 aprile, ore 11): ospiti speciali Gianni Coscia e Umberto Eco.
Tra i concerti a pagamento spiccano diverse proposte: da Uri Caine/Dave Douglas a Kenny Barron/ Dave Holland, per finire con Louis Moholo per il focus Sudafrica.
Prosegue la collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi e la Juilliard School of Music per le masterclass.
Il ricco cartellone non si esaurisce qui: ci saranno i molti concerti Un progetto di realizzato da delle notti del TJF Fringe con ospiti straordinari come Jon Balke e Javier Girotto, i concerti del Jazz Club Torino in piazzale Valdo Fusi e molto altro ancora.
Primo Maggio con la tradizionale Festa jazz non stop in piazza Castello: Taranta Nera, Giornale di Bordo, il quintetto di Paolo Fresu che celebra il trentennale di attività, Ibrahim Maalouf, la fusion di Alain Caron e grande chiusura con Elio e le Storie Tese.
FRINGE
Anche quest’ anno il TJF FRINGE sprigiona le sue frizzanti note jazz tra i locali, le vie e le piazze della città per cinque lunghe notti dal 26 al 30 aprile.
L’edizione 2014 è ispirata al capolavoro di John Coltrane A Love Supreme che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla pubblicazione, un’opera che ha influenzato musicisti di tutti i generi. La sperimentazione, anima pulsante del FRINGE, contagerà gli oltre 200 artisti coinvolti nei 70 concerti di un programma che si preannuncia variegato grazie al mix di musicisti italiani e internazionali. Numerosi gli eventi speciali targati FRINGE come l’immancabile l’appuntamento, dalle ore 23,00 con l’assolo sul fiume Po, “l’urlo dei Murazzi”, che darà simbolicamente il via ai concerti della notte e verrà seguito, novità di questa edizione, dalle performance sulle Night Towers, strutture temporanee in piazza Vittorio che ospiteranno i musicisti per uno spettacolo unico di note “dall’alto” che coinvolgeranno l’intera piazza in un turbine di musica e danze.
Un vero festival nel festival, il TJF FRINGE, che scalderà le sponde del fiume Po, i locali di piazza Vittorio Veneto e di via Po con esibizioni ed eventi speciali. La comunicazione e la creatività del Torino Jazz Festival è stata affidata anche quest’anno al LABORATORIO ZANZARA. Un’occasione per dimostrare come una realtà sociale può essere parte attiva della vita culturale della città, dove la diversità è patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale, per un rinnovato senso di cittadinanza.
SEZIONI DEL FESTIVAL 25 APRILE
La concomitanza dell’inizio del Torino Jazz Festival con il giorno della Festa della Liberazione è frutto di una precisa scelta.
Da musica clandestina sotto il regime fascista, il jazz è divenuto dopo il 25 aprile sinonimo di libertà. A partire dal tema della Liberazione è stato organizzato un percorso storico e musicale che calerà il pubblico nell’atmosfera degli anni ’40 e della musica swing, accompagnandolo verso gli appuntamenti di Piazza Castello di Trovesi & Filarmonica Mousiké nel pomeriggio e di quello serale di Daniele Sepe con i quali si aprirà ufficialmente il Festival. Ci saranno omaggi a figure di musicisti a loro modo “resistenti”, come Matteo Salvatore, Frank Zappa, Charles Mingus, Victor Jara.
A partire dal primo pomeriggio al Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso, dove hanno sede il Museo diffuso della Resistenza e gli Istituti Ancr, Istoreto e Centro Studi Primo Levi, si svolgeranno letture storiche intervallate dallo swing della big band Theory.
Il pomeriggio sarà poi arricchito dalla possibilità di visitare il Museo e gli Istituti con approfondimenti tematici. Il programma organizzato per celebrare la Liberazione, proseguirà poi con la visione del film Serenata a Vallechiara al Cinema Massimo e con la proiezione alla sala post–it del Museo diffuso della Resistenza di un breve video che racconterà per immagini la Resistenza e la Liberazione di Torino sulle note di In the Mood di Glenn Miller.
Lo stesso video verrà infine proiettato sugli schermi di piazza Castello poco prima dell’inizio ufficiale del Jazz Festival.
TRAM TJF
Anche Torino, come New Orleans, prima capitale del jazz, ha un suo Tram chiamato desiderio, un mezzo della serie 3000 di GTT, il Tram Teatro, ristrutturato e trasformato in “palcoscenico su rotaia”. Una vettura straordinaria, in giro per le Circoscrizioni della Città durante i giorni del festival, che porta il jazz in luoghi inconsueti.
Sarà una bella sorpresa vedere la Lippa Jazz Band sbucare da un mezzo che si ferma e diventa magicamente un palco, porta energia e buonumore a chi fa la spesa, torna da lavoro o da scuola. Un divertimento assicurato per tutti. L’Associazione I Tranvieri e la Città, costituita in seno Gruppo Torinese Trasporti da lavoratori, Enti e Cittadini, nasce per diffondere i valori del trasporto pubblico, della mobilità sostenibile e per contribuire alla diffusione dell’arte e della cultura.
JAZZ CLUB
Ogni giorno il meglio del jazz mainstream, dal 26 al 30 aprile, alle ore 19.30 sul palco allestito sulla terrazza del Jazz Club Torino. Il gruppo The JIMMY COBB ITALIAN TRIO si esibirà in concerto e avrà la funzione di sezione ritmica residente per tutto il periodo.
Mattatore il batterista Jimmy Cobb (un musicista che sul biglietto da visita può scrivere di aver suonato in Kind of Blue di Miles Davis). Tra gli ospiti il tenorsassofonista Scott Hamilton e la vocalist Sheila Jordan. Gli eventi sono a ingresso libero, organizzati dal Jazz Club Torino in collaborazione con il TJF.
30 APRILE
Il 30 aprile è la Giornata UNESCO dedicata al jazz. Il jazz è un ambasciatore di pace, un formidabile strumento di dialogo interculturale. Per questo motivo l’UNESCO ha deciso di celebrare il 30 aprile di ogni anno la “Giornata Internazionale del Jazz” in tutto il mondo.
Il Torino Jazz Festival, in più, ha ricevuto il patrocinio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ed è sede principale dell’evento per l’Italia nel 2014.
Il TJF sarà davvero una occasione di incontro tra nazioni con artisti provenienti dai quattro angoli del pianeta e con tantissimi eventi di pregio per il pubblico.
Mercoledì 30 aprile alle ore 18 il Conservatorio Giuseppe Verdi ospita Louis Moholo – Moholo Special Unit For The Blue Notes (Focus Sudafrica – Esclusiva del Torino Jazz Festival Posto unico numerato euro 10)
Alle 21, in piazza Castello grande concerto: Caetano Veloso – Abraçaço Tour 2014
CINEMA
Al rapporto tra le due arti, cinema e jazz, è dedicata la rassegna cinematografica visibile nei giorni del TJF sugli schermi del Cinema Massimo. Si vedranno due rari ritratti realizzati dal regista di origine ghanese John Akomfrah dedicati a Stan Tracey e Louis Armstrong, il recente film di Jonathan Demme Enzo Avitabile: Music Life, dopo il quale Avitabile incontrerà il pubblico, Zulu Meets Jazz sul viaggio di Paolo Fresu in Sudafrica (e anche Fresu, come Avitabile, suonerà al festival) e il restauro del classico Let’s Get Lost, omaggio di Bruce Weber a Chet Baker.
Saranno inoltre in programma le “improvvisazioni jazz” di Gianni Amico Appunti per un film sul jazz (jam session filmata al festival di Bologna nel 1965) e Noi insistiamo. Suite per la libertà subito (film di montaggio sulla storia dell’emancipazione nera basato sull’omonimo album di Max Roach).
Le pellicole di Amico – cineasta atipico nel panorama del cinema indipendente italiano e grande appassionato di jazz – saranno introdotte dal figlio Olmo. Un posto a sé occupano poi Serenata a Vallechiara, il film che i soldati americani portarono in Italia durante la guerra, proposto per festeggiare il 25 aprile, e il muto con Buster Keaton Le sette probabilità, che sarà musicato dal vivo da Mauro Ottolini con i Sousaphonix realizzato da all’Auditorium RAI, una delle produzioni di punta del Torino Jazz Festival 2014.
EDUCATION
Per il terzo anno di seguito il TJF avrà una sezione ‘Education‘ che, grazie alla collaborazione con la newyorkese Juilliard School of Music, permetterà a giovani talenti italiani di partecipare a una masterclass con docenti provenienti dagli Stati Uniti.
Dal 26 al 30 aprile si terrà al Conservatorio Giuseppe Verdi un workshop giornaliero tenuto da un nutrito staff della Juilliard. Lo staff è capitanato dal celebre chitarrista RODNEY JONES.
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Venire a Torino sarà come fare una piccola grande vacanza. L’ufficio del Turismo di Torino e Provincia propone un’offerta per un soggiorno nella Città della Mole in occasione del Torino Jazz Festival: dal 18 aprile al 5 maggio 2013 due pernottamenti in camera doppia con prima colazione inclusa, un’Offerta Silver 2 giorni per ogni adulto. Inoltre un bambino (fino ai 12 anni non compiuti) potrà dormire gratis con i genitori, mentre l’eventuale secondo (fino a 12 anni non compiuti) potrà pernottare a un prezzo vantaggioso e, se si sceglierà di restare tre notti anziché due, si potrà beneficiare di un ulteriore sconto.
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In vendita negli Uffici del Turismo e su www.turismotorino.org/card
Ufficio del Turismo Turismo Torino e Provincia tel. + 39 011 535 181 – infoinfo.torino@turismotorino.org
Informazioni sul programma del TJF: www.torinojazzfestival.it
Angelo Tacconi
loris@vicini.to.it
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