Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Movie Icons

Alla Mole oggetti dai set di Hollywood

In una sorta di continuità pop con la rassegna che Torino ha dedicato a Tim Burton , centoventi oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set cinematografici hollywoodiani faranno bella mostra di sé al Museo Nazionale del Cinema di Torino nell’esposizione Movie Icons, aperta fino al 13 gennaio 2025. Dalla piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di Guerre stellari fino alla pallottola di Matrix: simboli  iconici  dello straordinario percorso della storia del cinema, raccontano anche il tempo e la memoria personale e familiare di ciascuno di noi. I “props” sono stati raccolti da Luca Cableri, direttore della Galleria Theatrum Mundi di Arezzo e co-curatore della mostra con il direttore del Museo Domenico Di Gaetano. Cableri, la cui passione è nata  15 anni fa, in seguito a un  viaggio negli Usa, all’inaugurazione tradisce l’emozione affermando che la sua  collezione è in grado di toccare gli osservatori nel profondo, ogni oggetto ricorda un film e il relativo stato d’animo suscitato. L’intento del collezionista – precisa – è condividere i manufatti,  a tutti gli effetti  opere d’arte, e lo spazio della Mole è il luogo perfetto. Di Gaetano concorda  sulla rilevanza dei collezionisti,  senza i quali i musei non potrebbero esistere: le testimonianze del passato  della storia del cinema sono essenziali per immaginare il futuro, come ha insegnato l’opera tenace e fondamentale di Anna Maria Prolo. Per musealizzare questi oggetti – che rappresentano il panorama simbolico della storia del cinema degli ultimi 40 anni – ciascuno di essi viene presentato al pubblico con informazioni e approfondimenti accurati, concepiti per  una mostra aperta a un pubblico sempre più  ampio, soprattutto giovane.

Il giorno dell’inaugurazione è stato arricchito  della presenza dei maestri della scenografia Dante Ferrretti e Francesca Lo Schiavo, che riceveranno il Premio Stella della Mole, prestigioso riconoscimento che il Museo Nazionale del Cinema conferisce alle eccellenze della cinematografia italiana. Collaboratori di maestri vari, da Pasolini a Federico Fellini, a Martin Scorsese e Tim Burton, hanno firmato le ambientazioni di grandi produzioni internazionali come Gangs of New York e Hugo Cabret: del primo i visitatori potranno ammirare alcuni costumi nel percorso di visita del Museo e, del secondo, è per la prima volta in mostra il celebre automa, antesignano di cyborg e robot.

A Torino – dal Museo Egizio, al ristorante all’interno della Nuvola Lavazza, a una mostra temporanea a Venaria, per non citare che alcuni lavori – si son viste tracce dell’operato di Ferretti e Lo Schiavo, ai quali in conferenza stampa è stato chiesto  cosa venga apprezzato del loro “made in Italy” all’estero. Professionalità  e progetti ambiziosi, portati a termine in virtù di lunghe collaborazioni con gli stessi registi, è la risposta.  E un’estetica maturata nel museo vivente che è il nostro Paese, territorio unico al mondo per raffinatezza e facilità di avvicinarsi alla bellezza. Il  sodalizio è vincente per affinità  di gusti e di vedute della coppia, anche se Francesca Lo Schiavo si riconosce la predilezione per gli oggetti di scena, da lei cercati con cura e spesso reperiti d’impulso, a mò di  straordinari e azzeccati colpi di fulmine. Favorevoli alle innovazioni tecnologiche che negli ultimi  10 anni hanno dato un utile contributo alla creazioni scenografie, i due professionisti sono aperti a nuove, possibili interazioni tra  spazio scenico concreto e realtà virtuale. Certi che il loro genio artistico vincerà ogni sfida lanciata dalla macchina, quindi, concludono: Benvenuta intelligenza artificiale!

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

 

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